Come capire se puntura di zecca o zanzara è pericolosa, cosa fare in caso di rischi gravi e come prevenirle

di Marianna Quatraro pubblicato il
Come capire se puntura di zecca o zanzar

Come prevenire o curare punture di zanzare o zecche quest’estate 2023 con il gran caldi: quali sono pericoli, rischi reali e minacce

Come capire se una puntura di una zanzara o zecca è pericolosa, cosa fare in caso di reali rischi e come prevenirle? Uno dei grossi problemi di questa estate 2023 è la forte diffusione di zanzare e zecche, che proliferano per il gran caldo e condizioni ambientali ideali soprattutto in alcune zone del nostro Paese.

Si tratta di insetti sempre presenti, in realtà, d’estate nelle nostre giornate ma che quest’anno sembrano possano essere più pericolosi. E ci si chiede come evitare le punture di zanzare e zecche e quali sono pericoli, rischi reali e minacce possibili derivanti da una loro puntura.

  • Come capire se una puntura di una zanzara o zecca è pericolosa e cosa fare in caso di reali rischi 
  • Come prevenire una puntura di una zanzara o zecca 

Come capire se una puntura di una zanzara o zecca è pericolosa e cosa fare in caso di reali rischi 

Una puntura di una zanzara o un morso di una zecca può rivelarsi molto più di un fastidio e rappresentare un vero e proprio problema di salute, considerando che alcune zanzare e zecche, in generale ma soprattutto quest’anno, possono trasmettere malattie anche gravi, chiamate arbovirosi. 

Esistono oltre 100 virus classificati come arbovirus capaci di causare malattia nell'uomo. La maggior parte di questi sono stati classificati in famiglie e generi tra i quali i Togaviridae (Alphavirus), i Flaviridae (Flavivirus) e i Bunyaviridae (Bunyavirus e Phlebovirus), tra cui ci sono il Virus dell'Encefalite Giapponese, il Virus Rift Valley Fever, che si può contrarre per la puntura di numerose specie di zanzare.

Il rischio di contrarre malattie da punture di zanzare o morsi di zecche sussiste e non è poi così lontana e rara come cosa come si potrebbe pensare. Ci sono persone che vengono morse dalle zecche e contraggono malattie più o meno gravi e rischiose, dalla più ‘semplice’ febbre a encefalite, malattia di Lyme, febbre emorragica Crimea-Congo (CCHF), febbre bottonosa del mediterraneo. Si tratta, in ogni caso, di malattie che non vengono trasmesse da tutte le zecche ma solo nelle zone in cui sono presenti zecche effettivamente infette.

Nella maggior parte dei casi, però, il rischio che si corre per una puntura di zanzara è un fortissimo fastidio, accompagnato da prurito, bruciore della zona del corpo colpita e in alcuni casi possono manifestarsi pomfi molto grossi o febbre. Nel caso di problemi a livello epidermico, il la soluzione può essere rappresentata da stick a base di ammoniaca o prodotti naturali, come l’aloe, il bicarbonato che si può mescolare con aceto o miele, o solo miele.

Se si sente dolore sulla zona punta si può applicare un impacco con acqua fredda o ghiaccio da avvolgere in un panno perché il freddo aiuta a stringere i vasi sanguigni e bloccare la diffusione delle tossine trasmesse dalle zanzare.

Se i pomfi sono particolarmente gonfi, meglio disinfettare con acqua ossigenata o euclorina e applicare una crema a base di antistaminici, o cortisone, o gel al cloruro d’alluminio al 5%.

Per capire se si è, invece, stati punti da una zecca, si vede la zecca che resta attaccata alla pelle ed è ingrossata quando ha succhiato sangue. Anche in questo caso, la pelle della zona punta si gonfia, diventa rossa e prude. I sintomi di una puntura di zecca possono essere, oltre l’area arrossata attorno al morso anche un malessere generale, che si manifesta in debolezza, mal di testa, febbre, dolori muscolari.

È, però, anche possibile che non compaia alcun sintomo dopo la puntura di una zecca, per cui risultano decisamente basse le possibilità di aver contratto una qualsiasi infezione. In goni caso, se si viene punti da una zecca bisogna subito rimuovere la zecca, e la rimozione deve essere fatta dal personale medico in un pronto soccorso o in un ambulatorio con una pinza dalle punte sottili.

Si procede poi col disinfettare la zona in cui è avvenuto il morso, anche prima della rimozione e ci si deve sottoporre ad una profilassi antitetanica. Precisiamo che le terapie farmacologiche variano a seconda del tipo di virus o di batterio inoculato attraverso il morso. 

Come prevenire una puntura di una zanzara o zecca 

Per evitare la trasmissione di eventuali malattie ma anche solo fastidi provocati dalle punture di zanzare o zecche, si deve puntare alla prevenzione che in questo caso si può usare solo usando prodotti specifici e scegliendo abbigliamenti consoni.

Per proteggersi da punture di zanzare e morsi di zecca, basta ricorrere ad alcune semplici azioni e comportamenti, come usare repellenti sulla pelle, scegliendo prodotti a base di icaridina (KBR3023) o DEET(N, N-dietil-m-toluammide) e riapplicando il prodotto più volte durante la giornata, soprattutto se fa caldo e si suda. 

Anche usare un determinato abbigliamento protegge da punture di zanzare e morsi di zecche: meglio, infatti, preferire vestiti lunghi e coprenti (es. maniche e pantaloni lunghi) e tessuti leggeri adatti all’estate, come cotone, lino, ecc, soprattutto se si trascorre l’estate in determinati luoghi o in giornate e serate particolarmente calde e umide.

Se ci si rende conto di un’elevata presenza di zanzare, il consiglio è quello di applicare prodotti repellenti anche sui vestiti prima di indossarli, azione che aiuta ancor di più a tenere lontane zecche e zanzare.

Quando si aprono le finestre, poi, per prevenire ingresso in casa di zanzare e zecche, la prima cosa da fare è tenere sempre le zanzariere chiuse, o aprirle e richiuderle in tempo breve senza lasciarle mai aperte, altrimenti viene meno chiaramente la loro funzione di protezione. Per chi non avesse le zanzariere, invece, il consiglio è quello di non spalancare le finestre soprattutto in determinati momenti della giornata ma magari tenerle socchiuse e pensare di acquistare e mettere zanzariere che sono certamente una comodità.