Con il nuovo importante passaggio al digitale terrestre, tutte le emittenti trasmetteranno in qualità HD. Attenzione a farsi trovare impreparati.
A grandi passi verso il passaggio alle frequenze del nuovo digitale terrestre. Le date da segnare sul calendario sono il 20 e il 31 dicembre, quando è previsto lo spegnimento dei canali TV che ancora trasmettono con la codifica Mpeg-2. In pratica, tutte le città italiane trasmetteranno i programmi in DVB-T2 - Digital Video Broadcasting, Second Generation Terrestrial - ovvero il digitale terrestre di seconda generazione.
Se riavvolgiamo il nastro degli eventi, scopriamo che la prima fase dello switch off è iniziata alla fine dello scorso anno 2021, quando alcune tra le principali reti televisive nazionali hanno effettuato lo switch off alla codifica in Mpeg-4.
Tutte le reti e tutti programmi nazionali e locali sono interessati dal nuovo digitale terrestre. In pratica, tutta l'offerta televisiva della piattaforma terrestre è coinvolta dai cambi di frequenza. Vediamo allora:
Ecco quindi che per evitare di rimanere improvvisamente senza la possibilità di vedere la TV, è indispensabile non farsi cogliere impreparati. In pratica bisogna innanzitutto capire se il proprio televisore va rottamato e dunque sostituito oppure se continuerà a funzionare.
Se il televisore è stato comprato dopo il 22 dicembre 2018, sarà compatibile con il nuovo digitale terrestre poiché da quella data i negozianti sono obbligati a vendere apparati che supportano il nuovo standard DVB-T2 e il relativo sistema di codifica HEVC Main10. C'è comunque un test che può essere effettuato in autonomia sintonizzandosi sul canale 100 o sul canale 200. Se appare la scritta Test HEVC Main10 significa che l'apparecchio televisivo supporta la nuova tecnologia.
Tuttavia, può accadere che ci siano problemi nel visualizzare la schermata pur essendo il televisore o il decoder compatibili con il DVB-T2. In questi casi, la mancata sintonizzazione può essere ricondotta a una non corretta ma temporanea ricezione del canale, alla momentanea presenza di un'altra emittente sul canale, alla difficoltà del televisore di agganciarsi alle frequenze più recenti.
Provando allora a tirare le somme, da gennaio 2023 viene attivato lo standard DVBT-2 a livello nazionale. Per continuare a vedere tutta l’offerta televisiva, è necessario essere dotati di apparati conformi con il nuovo standard di trasmissione DVB-T2 e con il relativo sistema di codifica HEVC Main10.
Il nuovo importante passaggio al digitale terrestre consente di aumentare l'efficienza nell'uso dello spettro, accanto a un minore inquinamento elettromagnetico e a una migliore qualità audio e video per l’utente, ponendo le basi per l’evoluzione verso la TV 4.0
Prima di acquistare un nuovo decoder o una nuova TV, è sempre opportuno e consigliabile effettuare una risintonizzazione. Solo nei casi in cui persistessero problemi nel visualizzare la schermata o il canale di test non venga proprio visualizzato bisogna procedere all'acquisto di un nuovo apparecchio televisivo per continuare a vedere i programmi dopo gennaio 2023, quando verrà avviata l'attivazione del digitale terrestre di seconda generazione.
A proposito, per smaltire il vecchio televisore o decoder, basta consegnarlo al punto vendita al momento dell'acquisto del nuovo apparecchio, senza alcun costo. In alternativa, portare il prodotto in disuso all'isola ecologica del proprio comune di riferimento.