Come saranno i nuovi controlli su pezzotto e streaming calcio, film, serie tv illegale e cosa si rischia

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Come saranno i nuovi controlli su pezzot

Controlli su streaming film e serie tv

Arriva la nuova legge anti-pirateria contro il pezzotto e streaming film e serie tv illegale che mira a rafforzare la tutela del diritto d'autore e proteggere i produttori.

Il Parlamento ha adottato nuove misure per accelerare il processo di contrasto alla pirateria audiovisiva ovvero al pezzotto e streaming film e serie tv illegale. La Camera ha infatti approvata la nuova legge per rafforzare la protezione dei diritti d'autore, tutelare i produttori di contenuti audiovisivi e garantire la protezione dei diritti delle pay TV che detengono il monopolio sulla trasmissione di contenuti esclusivi, come le partite di calcio in diretta, per citarne alcuni esempi. Ecco tutte le novità:

  • Nuovi controlli sul pezzotto: come saranno
  • Cosa si rischia con i controlli su streaming film e serie tv illegale

Nuovi controlli sul pezzotto: come saranno

Arriva la nuova legge anti-pirateria contro il pezzotto e streaming film e serie tv illegale che mira a rafforzare la tutela del diritto d'autore e proteggere i produttori di contenuti audiovisivi, nonché i titolari delle pay tv che trasmettono contenuti esclusivi, come le partite di calcio in diretta.

Questa nuova legge rappresenta una svolta nella lotta contro la pirateria poiché prevede il blocco immediato e diretto degli indirizzi IP dei siti che violano il diritto d'autore. Questa mossa, che prima non era contemplata dalla legislazione, consentirà all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) di ordinare ai prestatori di servizi di disabilitare l'accesso ai contenuti illegali, anche tramite provvedimenti cautelari e urgenti.

L'Agcom avrà il potere di avvertire immediatamente i giudici, facendo partire una segnalazione di reato e consentendo alla magistratura di risalire all'utente tracciando i suoi pagamenti e richiedendo informazioni personali alle banche coinvolte. Questo renderà molto più facile individuare gli autori della violazione, cosa che prima era possibile solo tramite l'indirizzo IP, spesso anonimo.

La nuova legge prevede anche che i siti web che diffondono contenuti coperti dal diritto d'autore non potranno essere bloccati solo a livello di Domain Name System (DNS), ma anche a livello di indirizzo IP. In questo modo, si impedirà che i pirati creino un altro indirizzo IP su un server DNS alternativo rispetto a quelli degli operatori telefonici, che non bloccano le richieste. Operando direttamente sull'indirizzo IP, si impedirà la riproduzione delle pagine che consentono l'accesso allo streaming pirata.

Un fattore chiave per fermare la pirateria è il tempo. In passato, una volta ricevuta la segnalazione, l'autorità non interveniva immediatamente ma alla riunione successiva, dando ai pirati il tempo di creare un'alternativa al sito segnalato e chiuso.

La nuova norma prevede invece una procedura d'urgenza che consente all'Agcom di intervenire immediatamente, avvertendo la magistratura e oscurando il sito. Seguendo le tracce lasciate dagli scambi di denaro tra i diversi fruitori del servizio, la magistratura potrà risalire ai creatori del sistema illegale e impedire che lo stesso sia riproposto in altra forma o con un altro sito.

Cosa si rischia con i controlli su streaming film e serie tv illegale

La nuova legge contro il pezzotto e streaming film e serie tv illegale prevede sanzioni penali più severe per i trasgressori della pirateria audiovisiva, con reclusione fino a 3 anni e multe che possono raggiungere i 15.493 euro. I fruitori di servizi illegali rischiano una sanzione pecuniaria che può variare da 1.000 a 5.000 euro.

L'obiettivo principale della legge è il contrasto ai circa 5 milioni di italiani che utilizzano abbonamenti illegali e a pagamento per la visione di contenuti protetti da diritto d'autore, come le partite di calcio in diretta. Questi abbonamenti sono ottenuti in modo fraudolento, a discapito di pay tv come Sky e Dazn.

La nuova norma prevede anche l'individuazione dei titolari di questi abbonamenti illegali, seguendo le transazioni economiche per bloccare tali accordi fraudolenti. Nel caso in cui l'identificazione dell'indirizzo IP risulti impossibile per ragioni di privacy, sarà possibile risalire alle informazioni sul pagamento effettuato grazie alla modifica di un articolo che consente di richiedere alle banche i dati dei soggetti che hanno effettuato la transazione.

Come abbiamo visto, le pene per i creatori dei pezzotti e degli abbonamenti illegali sono inasprite, con la possibilità di reclusione da 6 mesi a 3 anni e una multa che può superare i 15.000 euro.