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Quando e come condomini possono controllare documenti e conto corrente del condominio: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti
Quali sono i controlli che si possono fare su documenti e conto corrente condominiale e il ruolo amministratore? L’amministratore di condominio una volta nominato dall’assemblea condominiale, e vige l’obbligo di nomina di amministratore in condomini con più di otto condomini altrimenti non è obbligatorio averlo, deve rispettare una serie di obblighi e responsabilità che gli competono e che se non rispettate rischiano di portare alla revoca della nomina dello stesso amministratore.
Tra gli obblighi a carico di un amministratore di condominio c’è quello di fornire qualsiasi tipo di documento strettamente relativo a condominio e sua gestione ai condomini quando ne fanno richiesta.
Le leggi in vigore prevedono l'obbligo per l'amministratore di condominio di fornire al condomino che ne fa richiesta documenti relativi alla gestione del condominio, dall’attestazione relativa allo stato dei pagamenti delle spese condominiali, a eventuali delibere, a decisioni per alcuni lavori in condominio da effettuare, ad eventuali liti in corso.
L’amministratore di condominio ha, del resto, l’obbligo di avere i dati identificativi di ogni condomino che ha un diritto su un immobile in condominio, da quelli identificativi della persona, al titolo vantato sull’immobile e, quando un condomino chiede di controllare tali informazioni, l’amministratore, in virtù di un principio di trasparenza che vige per una amministratone condominiale, deve fornire i documenti richiesti ma solo a condizione che la richiesta di controllo sia regolarmente motivata.
Tuttavia, i controlli che si possono fare sui documenti di un condominio devono essere sempre permessi dall'amministratore ai condomini e devono limitarsi al trattamento di dati e informazioni che sono effettivamente necessarie al perseguimento delle finalità per cui sono richiesti.
Se, dunque, da una parte sussiste l'esercizio del diritto di accesso, espressione del diritto al controllo per una trasparente e corretta gestione condominiale, dall’altra, l'amministratore deve comunque rispettare il cosiddetto principio di minimizzazione del trattamento dei dati che siano pertinenti e limitati a quanto necessario.
Stesso discorso vale per i controlli che i condomini possono effettuare sui conti correnti condominiali. Le leggi in vigore prevedono, infatti, che si possano fare controlli su un conto corrente condominiale, a patto che siano permessi dall'amministratore di condominio che, però, ha sempre l’obbligo di fornire ai condomini che lo richiedono, l’andamento del conto, anche se i controlli possono essere anche in tal caso limitati solo al trattamento di dati e informazioni necessarie al perseguimento delle finalità per cui sono richiesti.
L’obbligo da parte dell’amministratore di fornire ai condomini che ne fanno richiesta apposita documentazione sul rendiconto del conto corrente condominiale è stato introdotto con scopo di evitare errate e scorrette gestioni del patrimonio condominiale e appropriazioni illegittime dell’amministratore.
Dunque, il ruolo dell'amministratore in tal caso è quello di fare uso costante e regolare del conto corrente condominiale, evitando operazioni sospette e appropriazioni indebite in modo da non correre rischi e da essere tranquillo ogni qualvolta che i condomini o anche un solo condominio chiedono la visione dello stesso.