Coronavirus, rallentamento della diffusione secondo Iss
Le parole dell'Istituto superiore di sanità in questo periodo di incertezza lasciano il segno: dal 19-20 marzo 2020 il numero di nuovi casi segnalati cala e la curva sembra attenuarsi.
Non è ancora arrivato il momento di esultare anche perché il numero dei contagiati continua a essere elevato e quello dei morti non si cancella.
Tuttavia arriva adesso un importante segnale di miglioramento ed è uno di quelli a cui prestare attenzione. Non si basa sull'andamento dei contagi giorno dopo giorno, soggetto a tante variabili come il numero dei tamponi effettuati, o su teorie strampalate.
Lo sguardo dell'Istituto superiore della sanità è infatti a largo raggio e le dichiarazioni adesso pubblicamente rilasciate lasciano ben sperare: la diffusione del coronavirus è in calo e non da oggi ma da una settimana. Vediamo
Le parole dell'Istituto superiore di sanità in questo periodo di incertezza lasciano il segno: dal 19-20 marzo 2020 il numero di nuovi casi segnalati cala e la curva sembra attenuarsi.
Ma c'è anche una importante raccomandazione di Silvio Brusaferro: non bisogna rallentare proprio adesso le misure di contrasto ovvero l'isolamento sociale perché la partita è ancora aperta, soprattutto nelle zone più a rischio come la Lombardia.
A fargli eco è il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, secondo cui sono chiari i segnali di efficacia delle misure di contenimento, ma non sufficienti per mollare la presa.
Certo, entrambi hanno sottolineato che le misure precauzionali e di quarentena disposte in Italia non si possono certo allentare ora e che devono continuare.
La buona notizia fa il paio con il cauto ottimismo di Carlo Federico Perno, professore dell'Università di Milano e direttore del dipartimento di Analisi chimico cliniche e microbiologia dell'ospedale Niguarda di Milano, secondo cui il numero dei contagiati è in calo e l'aumento registrato nella giornata di ieri è da ricondurre all'aumento del numero di tamponi effettuati ovvero a nuove diagnosi e non a nuove infezioni.
Quello che viene espresso è insomma un cauto ottimismo che trova fondamento nei dati e va quindi al di là delle dichiarazioni di facciata.
Da sottolineare che oggi pomeriggio anche il Presidente della Lombardia Attilio Fontana ha detto che i contagi in Lombardia sono in diminuzione dopo la crescita di ieri e che spera di vedere presto una curva discedente in modo più netto, ma che crede si stia andando in questa direzione.