Paiono essere sosta le truffe e i richiami di alimenti con pericoli per la salute, dalla carne alla passata di pomodoro e diversi altri.
Non è stato certo un mese facile lo scorso e anche questo inizia con una serie di richiami per i prodotti alimentari, tra cui della carne, che non fanno certo ben sperare. A cui si aggiungono le truffe.
Sempre più truffe alimentari in Italia, dalle più semplici alle più sofisticate, ma in cui le eccellenze nazionali vengono alterate senza preoccupazioni per salute dei consumatori. L'ultimo episodio in ordine di tempo scoperto dalle forze dell'ordine è tanto semplice quanto inquietante: lo slittamento arbitrario della scadenza di una ingente partita di passata di pomodoro. Il titolare di un'azienda campana - nell'ambito della cosiddetta truffa della scadenza - avrebbe quindi modificato la data di produzione e quella entro cui consumare oltre 200 tonnellate di prodotto con l'obiettivo di piazzarla sul mercato per un giro d'affari di circa 200.000 euro. E lo avrebbe fatto applicando semplicemente nuove etichette. Nei suoi confronti è scattata la denuncia per frode.
Tutti i tipi di carne sarebbero a rischio salmonella. A rivelarlo è una inquietante ricerca della Food Standards Agency del Regno Unito, secondo cui i 165 casi registrati negli ultimi quattro mesi parlano terribilmente chiaro: la contaminazione delle carni provenienti da pecore affette dal bacillo Salmonella typhimurium è una realtà con cui iniziare a fare i conti. Ma c'è una differenza rispetto alla cosiddetta truffa della scadenza della passata di pomodoro: questa volta non c'è di mezzo una frode ben precisa perché il contagio avverrebbe per mancanza di precauzione, come il non lavaggio delle mani dopo aver toccato la carne cruda o attraverso la contaminazione con altri cibi, superfici e utensili di cucina.
Il problema principale va ricercato appunto nel coinvolgimento di tutti i tipi di carne: le infezioni da salmonella possono verificarsi nell'uomo e negli animali domestici e da cortile, come polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini, e selvatici, e derivano soprattutto dell'infezione di carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati e perfino di acque non potabili.
Con la salmonella non si scherza perché il rischio che si corre per la salute è evidente, ma tornando ai fatti di casa nostra e specificando che anche questa volta non si tratta di truffa, il richiamo dagli scaffali di alcuni supermercato di confezioni di tonno Mareblu in olio di oliva per un possibile difetto nel packaging che avrebbe potuto compromettere la qualità del prodotto è un'altra di quelle vicende che ha atto molto discutere perché si tratta di un prodotto molto comune. Il lotto coinvolto è quello nella confezione da 12 scatolette dal peso di 80 grammi ciascuna ovvero quello più acquistato.