La classifica comprende i primi 300 ospedali per cardiologia e oncologia, i primi 200 per pediatria, i primi 150 per cardiochirurgia ed endocrinologia.
Qual è lo stato di salute della sanità italiana? Se l'esperienza è personale, di interessante ci sono gli studi e gli approfondimenti che periodicamente sono elaborati in Italia e nel mondo.
Ci concentriamo adesso si quelli di Newsweek e Statista che hanno pubblicato la classifica degli ospedali migliori al mondo in 11 diverse specialità, come gastroenterologia, neurologia, neurochirurgia, endocrinologia, urologia e pneumologia. Il focus è mondiale e infatti i primati sono tutti statunitensi con la Mayo Clinic di Rochester nel Minnesota, al primo posto.
A noi interessa però scoprire quali sono le performance degli ospedali italiani. Approfondiamo in questo articolo:
Quest'anno hanno ampliato la ricerca a 11 specialità, con l'aggiunta dell'urologia. La classifica comprende i primi 300 ospedali per cardiologia e oncologia, i primi 200 per pediatria, i primi 150 per cardiochirurgia ed endocrinologia e i primi 125 ciascuno in gastroenterologia, ortopedia, neurologia, neurochirurgia, urologia e pneumologia.
E per il secondo anno, Newsweek e Statista hanno sviluppato un elenco di ospedali che si avvalgono al meglio delle tecnologie più avanzate. Il World's Best Smart Hospitals 2023 classifica le 300 strutture in 28 paesi che sono all'avanguardia nell'uso di intelligenza artificiale, imaging digitale, telemedicina, robotica e funzionalità elettroniche.
L'Azienda Ospedaliera di Padova la migliore struttura italiana nell’ambito dell’urologia. Poi le Molinette di Torino (49), il San Raffaele di Milano (55), l’Istituto Clinico Humanitas di Milano (92) e il Policlinico Universitario Gemelli di Roma.
Per la cardiologia, al 18esimo posto c'è il Monzino. Alle sue spalle il San Raffaele al 21esimo posto. Ci sono il Sant’Orsola-Malpighi di Bologna (34), il San Donato di Milano (46), il Policlinico Universitario Gemelli di Roma (54), il Niguarda di Milano (67), l’Azienda Ospedaliera di Padova (86), l’Istituto Clinico Humanitas di Milano (103), il Campus Bio-Medico della Capitale (139), l’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara (154), l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana di Pisa (157), il San Camillo Forlanini di Roma (159).
La prima in Italia nella cardiochirurgia è il Monzino di Milano al 20esimo posto. Ci sono quindi il Sant’Orsola-Malpighi di Bologna (22), il San Raffele Gruppo San Donato di Milano (48), l’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea di Roma (58), il Policlinico San Matteo di Pavia (87), l’Azienda Ospedaliera di Padova (105), l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma (105), il Giovanni XXIII di Bergamo (123)
Nell'oncologia, l’Italia è al 12esimo posto con l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano. In graduatoria anche l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (17), l’Istituto Clinico Humanitas di Milano (25), il Policlinico Universitario Gemelli di Roma (38), il Niguarda di Milano (41), l’Istituto Nazionale Tumori di Napoli (46), le Molinette di Torino (60), l’Azienda ospedaliera di Padova (64), il San Raffaele San Donato di Milano (78), la Fondazione del Piemonte per l’Oncologia di Candiolo (93), il Sant’Orsola Malpighi di Bologna (95)
Nel comparto della endocrinologia, il San Raffaele di Milano è al 16esimo posto su 150 in tutto il mondo. Poi ci sono le Molinette torinesi (48), il Policlinico Universitario Gemelli di Roma (53), l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana di Pisa (55), il Sant’Orsola-Malpighi di Bologna (74), il Bambino Gesù di Roma (75), l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli (90), il San Camillo Forlanini di Roma (103) e il San Matteo di Pavia (107).
Il Besta di Milano è il primo ospedale italiano nel settore per la neurologia. A seguire il Policlinico Gemelli di Roma (33), il San Raffaele di Milano (38), la Fondazione Istituto Neurologico Mondino di Pavia (51), il Policlinico Umberto I (55) e il Policlinico Tor Vergata di Roma (63) e il Niguarda di Milano (88).
Per quanto riguarda la neurochirurgia, il primo ospedale italiano è il Carlo Besta di Milano al 21esimo posto. Ecco poi l'Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord, con il presidio San Salvatore di Pesaro (65), il San Raffaele (67) e il Niguarda di Milano (75), il Borgo Trento di Verona (95), l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale San Giuseppe Moscati di Avellino (99) e quella Universitaria Sant’Andrea di Roma (112).
Quinto posto per il Rizzoli di Bologna nell'ortopedia. In classifica anche l’Istituto Ortopedico Galeazzi Gruppo San Donato di Milano (25), il Careggi di Firenze (77), il Policlinico Universitario Gemelli di Roma (82), il Gaslini di Genova (83), Ospedali Riuniti Marche Nord con il Presidio San Salvatore Centro di Pesaro (88), l’Istituto Clinico Humanitas di Milano (94) e il Bambino Gesù di Roma (123).
Nella top ten dei migliori ospedali al mondo nel settore della gastroenterologia c'è il Policlinico Gemelli di Roma, che si piazza in ottava posizione in una graduatoria che comprende 125 ospedali. Presenti anche l'Humanitas di Rozzano (23), l’Azienda ospedaliera di Padova (38), l’Ospedale Niguarda di Milano (41), il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, le Molinette di Torino (117), il Papa Giovanni XXIII di Bergamo (119) e l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord (120)
Il Policlinico Gemelli di Roma, su 125, è al 54esimo posto per la pneumologia. Pollice in su per il Sant’Orsola-Malpighi di Bologna (65), il San Camillo Forlanini e l’Umberto I di Roma (77 e 118).