Come cambiano le norme scadenza dei prodotti
Secondo l'esecutivo dell'Unione europea, l'introduzione della dicitura 'Spesso buono oltre' sull'etichetta degli alimenti è necessaria per ridurre lo spreco alimentare.
La Commissione europea ha presentato una proposta per estendere la durata di conservazione degli alimenti e ridurre lo spreco di cibo. La proposta prevede l'introduzione di una nuova dicitura, denominata "Spesso buono oltre", da affiancare alla tradizionale indicazione "Da consumarsi preferibilmente entro". Tale aggiornamento è stato incluso nella bozza dell'atto delegato, in fase di elaborazione a Bruxelles.
Secondo l'esecutivo europeo, l'inclusione di questa nuova formula è giustificata dalla necessità di fornire al consumatore una comprensione più accurata della data di scadenza, al fine di influenzare positivamente il processo decisionale relativo all'utilizzo o all'eliminazione di un alimento. In questo modo sarà possibile ridurre lo spreco alimentare, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale dell'Unione europea. Approfondiamo i dettagli:
La strategia Farm to Fork aveva già previsto un intervento sulla data di scadenza nel 2020, ma l'implementazione è stata ritardata a causa di un pacchetto più ampio di misure sull'etichettatura, tra cui quella di origine e quella nutrizionale fronte pacco.
Secondo un'indagine di Altroconsumo, solo un italiano su tre comprende correttamente il significato delle date scritte sugli alimenti e la differenza tra "data di scadenza" e "termine minimo di conservazione". Se un alimento è "da consumare entro", deve essere consumato entro quella data. Al contrario, se la dicitura indica "da consumarsi preferibilmente entro", ciò indica fino a quando il prodotto conserva le sue caratteristiche specifiche, ma non significa che sia nocivo dopo la data indicata. Ad esempio, la pasta, la farina e i biscotti conservano la loro qualità anche dopo il termine di conservazione indicato.
La nuova avvertenza sull'etichetta degli alimenti è un primo passo nella lotta dell'Unione europea contro lo spreco di cibo. Gli Stati membri dell'Unione europea si sono impegnati a ridurre gli sprechi alimentari del 50% entro il 2030, come stabilito dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu.
Gli alimenti che generalmente possono durare più a lungo della data di scadenza indicata sulla confezione sono la pasta, il riso, la farina, purché non sia contaminata, il miele, i prodotti secchi come i biscotti, le salse, a condizione che siano conservate in luoghi freschi, e l'olio se conservato al buio e al freddo. I prodotti da frigorifero sono più deperibili e spesso hanno la data di scadenza, che deve essere rispettata. Alcuni alimenti come yogurt e latte fresco possono essere consumati anche uno o due giorni dopo la data di scadenza, ma altri prodotti come il pesce crudo, la carne e i formaggi freschi devono essere consumati entro la data indicata per evitare rischi per la salute.
La nuova avvertenza sull'etichetta degli alimenti è stata annunciata nell'ambito della strategia Farm to Fork della Ue, che mira a migliorare la sostenibilità e la salute del sistema alimentare dell'Unione europea. Tuttavia, la Commissione europea sta già lavorando a ulteriori misure per ridurre gli sprechi alimentari e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu entro il 2030.