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Quando si verifica l’eccesso di potere di amministratore di condominio o dei consiglieri e casi previsti dalla legge: soluzioni e ricorsi possibili
In quali casi si configura un eccesso di potere dell'amministratore di condominio o dei consiglieri e cosa si può fare? L'eccesso di potere si configura un vizio di legittimità soprattutto di un atto amministrativo, che si verifica quando un organo della Pubblica amministrazione esercita il potere in modo scorretto e in mala fede. Si tratta di un vizio che può essere esercitato anche da un amministratore di condominio o dai consiglieri condominiali.
Quando si configura un eccesso di potere dell'amministratore di condominio o dei consiglieri
Cosa fare nei casi di eccesso di potere dell'amministratore di condominio o dei consiglieri
Quando si configura un eccesso di potere dell'amministratore di condominio o dei consiglieri
L’eccesso di potere di un amministratore di condominio o consiglieri è, in realtà, secondo la legge, difficile da identificare, considerando che si tratta di un vizio che si verifica nell’ambito del diritto pubblico più che del diritto civile condominiale ma è possibile definire alcuni casi in cui si verifica come:
approvazione di deliberazioni contrarie alla legge;
approvazione di deliberazioni contrarie al regolamento condominiale;
decisioni da parte di consiglieri su materie condominiali e in casi non di competenza;
quando una delibera approvata risulta ingiusta e organizzata in modo fraudolento dalla maggioranza dei condomini per perseguire lo scopo intenzionalmente lesivo degli interessi dei condomini dissenzienti o assenti;
quando una decisione presa dall’amministratore di condominio o consiglieri lede l'interesse dell'ente condominiale o del singolo;
approvazione di un rendiconto non veritiero in relazione alla posizione debitoria del condominio;
approvazione di un preventivo di spesa per lavori straordinari invece di un altro preventivo decisamente più vantaggioso;
quando viene adottata una delibera senza dovuta informazione sul relativo oggetto, perché riguardante un argomento non indicato nell'ordine del giorno.
Cosa fare nei casi di eccesso di potere dell'amministratore di condominio o dei consiglieri
Quando si verificano casi in cui emerge chiaramente un eccesso di potere da parte di amministratore di condominio o consiglieri è possibile presentare ricorso all'assemblea o all'autorità giudiziaria.
I due tipi di ricorsi non sono tra loro alternativi ma il condomino può prima fare ricorso all’assemblea e, se quest’ultima conferma la decisione dell’amministratore, può presentare ricorso al giudice entro trenta giorni dall’adozione del provvedimento.
In ogni caso, prima di presentare i ricorsi, il condominio che ha intenzione di contestare le decisioni dell’amministratore in cui si è configurato un eccesso di potere può in primo luogo formulare e presentare una lettera formale di reclamo allo stesso amministratore.
Perché la lettera di reclamo sia corretta e completa deve riportare specificatamente:
indicazione del mittente della lettera di reclamo, con la precisazione di nome, cognome, indirizzo e/o eventuali ulteriori recapiti (numero di telefono, indirizzo di posta elettronica, indirizzo pec);
indicazione del destinatario, cioè l’amministratore di condominio;
oggetto della richiesta, con precisazione del motivo per cui si presenta il reclamo;
esposizione degli elementi di fatto a supporto ed argomentazione del reclamo formulato, con descrizione che si presenti il più dettagliata possibile e delle richieste che si intendono formulare;
luogo e data;
sottoscrizione, in forma autografa.
Una volta formulato, il reclamo deve essere inviato all’amministratore di condominio e a tutti gli altri condomini a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite Pec, posta elettronica certificata.