La balneazione nel Mare Adriatico è a rischio o no, soprattutto in questa settimana di Ferragosto e la prossima?
L'escherichia coli è un batterio che può essere presente nell'acqua di mare, è naturalmente presente nell'intestino degli animali marini e si trova nelle acque reflue. Quando la temperatura dell'acqua aumenta, il numero di batteri aumenta.
Per valutare la contaminazione fecale di acque pulite di mare, l'escherichia coli è un indicatore tenuto in alta considerazione. Il punto è la presenza registrata nelle ultime settimane nelle acque del Mare Adriatico. Ma qual è la situazione attuale? Facciamo il punto:
La buona notizia da segnalare è che i parametri del batterio escherichia coli nel Mare Adriatico sono rientrati nei limiti proprio laddove si erano registrate anomalie. La conseguenza? Il ritiro delle ordinanze di divieto temporaneo di balneazione emesse dai primi cittadini dei territori interessati dal fenomeno. I valori delle analisi che risultavano fuori norma sono in questo inizio settimana sotto il limite.
In particolare sono 28 i punti critici per via della contemporaneità di condizioni meteorologiche, idrologiche e marine considerate dagli esperti del tutto eccezionali. In particolare: lo scarso ricambio delle acque, la temperatura dell'acqua molto elevata da diverse settimane, la mancata diluizione delle immissioni nei corsi d'acqua che arrivano al mare, la prolungata assenza di ventilazione.
Gli scienziati hanno infatti scoperto che questo batterio può sopravvivere alla salinità dell'ambiente marino, e quindi potrebbe essere presente nell'acqua di mare. Per dimostrare la loro tesi, i ricercatori hanno sviluppato un sistema di coltura in vitro che permette all'escherichia coli di crescere su superfici solide sommerse in acqua dolce o salata. L'esperimento ha mostrato che l'escherichia coli cresce anche se esposto ad acqua molto salata, al 2% della sua concentrazione naturale. Secondo i ricercatori, il batterio è in grado di colonizzare superfici solide sommerse in un ambiente acquatico salino.
Il batterio escherichia coli si trova naturalmente nell'intestino degli esseri umani. Può essere presente in diverse acque, in particolare quella del rubinetto o le acque di fiumi e laghi. Può anche essere trovato nel terreno, nella sabbia e nel cibo. Quando la quantità è troppo alta, c'è un rischio per la salute delle persone che consumano questi alimenti contaminati.
I sintomi variano a seconda della quantità ingerita da una determinata persona e dalla durata dell'esposizione al prodotto contaminato. Possono variare da un semplice malessere a una grave infezione come una polmonite o uno shock tossico.