In un futuro non troppo remoto il defibrillatore arriverà dal cielo a bordo del drone. Ericsson vicina al traguardo
Ultrasuoni per una pelle sempre giovane, ma anche defibrillatori che arrivano con droni in caso di infarto o patologie simili come racconta Ericsson 5G
Il progresso tecnologico non sembra conoscere limiti e riguarda indistintamente tutti i campi della vita quotidiana. Così, ad esempio, Ericsson sta lavorando alla realizzazione di un drone, abilitato alla connessione 5G in grado di trasportare un defibrillatore perfettamente funzionante sul luogo dove si è verificata un’emergenza legata al caso di una persona colpita da arresto cardiaco. Una grande opportunità, quindi, in termini di aumento di garanzie di salvezza per eventi così drammatici dove un intervento tempestivo è una conditio sine qua non per scongiurare un epilogo tragico. Lo chiamano già il defibrillatore del futuro visto che arriverà a bordo di un drone.
Ericsson, un tempo leader nel mercato della telefonia mobile, è l’azienda che, in collaborazione con Telia e l'Università di Medicina Karolinska Institute, sta lavorando concretamente alle possibili applicazioni del 5G che a breve farà il suo ingresso sulla scena italiana. Si tratta della realizzazione di un’innovazione importante che promette di avere positive ed importanti ripercussioni sull’assistenza sanitaria.
I droni del futuro, infatti, appositamente equipaggiati con defibrillatori perfettamente funzionanti potranno raggiungere i pazienti con una velocità fino a quattro volte superiore rispetto a un'ambulanza, garantendo così loro una più alta percentuale di sopravvivenza: secondo gli studi più recenti infatti le persone colpite da arresto cardiaco che ricevono soccorso entro tre minuti hanno un tasso di sopravvivenza del 70%.
Una notizia che si può inquadrare nel filone della medicina alternativa che potrebbe presto offrire soluzioni nuove, efficaci e non invasive a persone che soffrono di particolari patologie.
Per esempio, per quanto riguarda la cura del proprio corpo, l’utilizzo di ultrasuoni per combattere gli inestetismi della pelle, causati dal rilassamento cutaneo, rappresenta la nuova frontiera per coloro che ne soffrono. Sarà quindi possibile evitare la fastidiosa operazione e, allo stesso tempo, si potranno ottenere standard di sicurezza più elevati.
Gli ultrasuoni microfocalizzati, ad alta intensità e dotati di sonda ecografica, possono essere quindi già utilizzati come primo lifting non chirurgico per viso, collo e décolleté. I benefici vengono offerti dal tightening determinato dagli ultrasuoni microfocalizzati. Una manovra che ha la capacità di stimolare in maniera non invasiva la produzione di fibre collagene e rendere nuovamente elastica la pelle. A tutto vantaggio dell’estetica che ne trae benefici enormi.
Questo avviene attraverso un meccanismo particolare, ovvero quello di generare alcuni punti di coagulazione termica ben precisi e indurre la riparazione dei legami strutturali proteici indeboliti dall’invecchiamento, riducendo la lassità cutanea in modo visibile e donando alla cute un aspetto più tonico e fresco.