Per chi e quando scattano aumenti tariffe cellulari 2023 Wind, Vodafone, Tim e altri operatori

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Per chi e quando scattano aumenti tariff

Come gestire gli aumenti delle tariffe

Gli operatori telefonici sono obbligati a comunicare in anticipo le modifiche unilaterali dei contratti, dando sempre la possibilità di recesso per l'utente.

Anche le tariffe telefoniche puntano verso l'alto e per via dell'effetto inflazione, gli utenti delle differenti compagnie telefoniche sono adesso costretti a mettere in conto aumenti e rincari. Facciamo il punto della situazione fra i vari WindTre, Vodafone, Tim e altri operatori nel 2022-2023. Approfondiamo più specificatamente:

  • Wind, Vodafone, Tim e altri operatori: ecco gli aumenti delle tariffe 2022-2023
  • Come gestire gli aumenti delle tariffe 2022-2023 imposti dalle compagnie telefoniche

Wind, Vodafone, Tim e altri operatori: ecco gli aumenti delle tariffe 2022-2023

WindTre ha aggiornato le condizioni contrattuali con una rimodulazione verso l'alto, anche relative alla rete fissa con aggravi di 2 euro o 5,99 euro al mese. In buona sostanza ha attuato una misura di indicizzazione dei prezzi all'inflazione per tutte le nuove attivazioni di offerte di rete fissa e di rete mobile.

Sono coinvolti sia gli utenti privati sia la clientela business ovvero quella con partita Iva. Tra l'altro, WindTre ha aumentato di 1 euro il costo dell’invio della fattura in formato cartaceo, portandolo a 3 euro al mese.

Vale la pena fare presente come gli utenti conservino il diritto di recesso, valido fino al 31 dicembre 2022.

Per farlo devono spedire una comunicazione scritta con causale "Modifica delle condizioni contrattuali" con tanto di fotocopia del documento di identità in corso di validità. Ancora più precisamente, per farlo possono chiamare il servizio clienti al numero 159, andare in un negozio fisico. Oppure usare l'assistente digitale Will del sito ufficiale e dopo aver effettuato il login sulla propria Area Clienti.

Le alternative sono l'invio di una raccomandata (all'indirizzo Wind Tre Spa, casella postale 159 – 20152 Milano) o una Pec (all'indirizzo servizioclienti159@pec.windtre.it).

Vodafone ha modificato alcune offerte di Rete Sicura mobile aumentandole di 0,99 euro o 0,50 euro al mese, in base alla tariffa. Allo stesso tempo ha incrementato alcune offerte di rete fissa di 1,99 euro al mese.

Tim si è mossa con anticipo e ha rivisto verso l'alto le tariffe sin dal mese di settembre. Il punto è sono coinvolti quasi tutti gli utenti ovvero tutti i contratti. Tuttavia la crescita non è la stessa per tutti in quanti i nuovi aumenti hanno un importo diverso in funzione del servizio precedentemente scelto.

Provando allora a fare qualche esempio concreto, la spedizione della fattura cartacea costa 3,90 euro ovvero 90 centesimi in più, le offerte Tutto Voce e Voce Senza Limiti prevedono 2 euro in più al mese, le offerte con GB illimitati su alcune app selezionate sono state eliminate, la maggior parte dei canoni previsti per il mobile costano 2 euro in più al mese con l'operatore telefonico che compensa la spesa maggiore con un aumento dei GB offerti.

Ecco poi l'aggiornamento dei device che non possono più accedere a TimVision tramite app. A completamento del quadro, molti nomi commerciali delle tariffe sono stati modificati per cercare di rendere più chiaro il ventaglio delle opzioni per i clienti.

Segnaliamo anche che Fastweb ha sostituito alcune offerte di rete mobile con quelle disponibili. La variazione dei costi si aggira tra 0,50 euro a 3 euro al mese.

Come gestire gli aumenti delle tariffe 2022-2023 imposti dalle compagnie telefoniche

In tutti i casi, gli operatori telefonici sono obbligate a comunicare in anticipo le modifiche unilaterali dei contratti, dando sempre la possibilità di recesso per l'utente. L'indicizzazione dei prezzi all’inflazione è un meccanismo che i vari gruppi stanno implementando. Secondo il Codacons, i rincari arriveranno a sfiorare in alcuni casi i 72 euro all'anno.

Incrementi che, secondo le società telefoniche, sarebbero da attribuire all'attuale situazione economica, ma che a detta dell'associazione a tutela dei consumatori non appaiono proporzionati ai maggiori costi in capo agli operatori, e sembrano più una strategia per aumentare gli introiti.