Pesce surgelato, è boom sulle tavole degli italiani nel 2022. I pro e contro.

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Pesce surgelato, è boom sulle tavole deg

Pesce surgelato: fish lovers tra bambini

Il consumatore attribuisce al pesce fresco maggior sapore e contenuto nutritivo rispetto al congelato e al surgelato, rispetto a cui si nutre diffidenza.

Gli italiani mangiano sempre più pesce, ma soprattutto surgelato. Lo rivela l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), che in realtà mette in luce anche un altro aspetto: il consumo inizia sin da bambini. Le ragioni sono differenti, dalla sicurezza perché la surgelazione a bassissime temperature frena la proliferazione batterica, alla praticità in quanto non si deve pulire, squamare, spinare e sfilettare.

E ancora: dalla qualità poiché mantiene inalterate le sue caratteristiche organolettiche più a lungo alla disponibilità in quanto facilita il rispetto di una dieta bilanciata e salutare. Il pesce surgelato piace e convince anche per la sua versatilità: si adatta a più modalità di cottura e a ogni palato.

Pesce surgelato: fish lovers tra i bambini

Provando a dare qualche numero, lo scorso anno gli italiani hanno consumato oltre 28 chilogrammi di pesce a testa, di più della media nella classifica europea e mondiale del consumo di prodotti ittici. Secondo Ismea una volta su cinque è surgelato. Se in Europa la media è di circa 22,7 chili, in Italia è dunque di 28,4 kg pro capite.

Se il pesce naturale ha registrato un aumento del 7% negli acquisti, seguito da mollane e crostacei, le versioni panate e pastellate hanno chiuso l'anno con risultati positivi. I consumatori italiani - rivela la ricerca - premiano la qualità e il servizio ovvero la pulizia e la prontezza al consumo di questi prodotti.

Pesce surgelato o fresco, pro e contro

Il consumatore attribuisce al pesce fresco maggior sapore e contenuto nutritivo rispetto al congelato e al surgelato, rispetto a cui si nutre diffidenza per le modalità e i tempi dell'operazione di decongelamento.

Ancora, a livello emotivo, il fresco ha un fascino particolare, che rende gratificante l'atto dell'acquisto e del consumo e ciò emerge soprattutto nelle aree costiere dove si ha una vera e propria cultura del pesce fresco. E poi, a differenza del surgelato, non viene considerato ingrassante perché è puro ovvero non è stato trattato con prodotti e condimenti. Dall'altra occorre considerare la percezione di minori garanzie in termini di sicurezza sanitaria, minore possibilità di fare scorte domestiche, maggiore difficoltà di preparazione e il prezzo di acquisto rispetto alle altre alternative.

La percezione del pesce come alimento costoso è uno dei fattori che hanno determinato un aumento del consumo di quello congelato, oltre al ritmo di vita accelerato che non si concilia con la richiesta di tempo necessario per cucinare questo prodotto. più grasso, meno leggero e con meno sostanze positive e, in definitiva, una componente non fondamentale di un'alimentazione sana, anche se è visto come più indicato per i bambini.

L'informazione ritenuta indispensabile rimane comunque il prezzo, a seguire la provenienza e il metodo di produzione. A ogni modo, ipermercati e supermercati sono i luoghi preferiti di acquisto del pesce da parte di chi vive nelle aree interne per motivi razionali ed emotivi, per il fattore abitudine che implica rassicurazione e fiducia riposta nel brand di una catena.