Coltivare in casa fino a quattro piantine di caannabis senza correre rischi: cosa prevede nuova legge approvata e chiarimenti
Via libera alla coltivazione di piante in casa specifiche per uso personale ma anche pene detentive ridotte e forse senza carcere per lo spaccio di lieve entità di cannabis: sono queste le prime novità approvate dalla Commissione Giustizia della Camera al testo Magi-Licantini.
Punto fondamentale della nuova proposta di legge è la possibilità di coltivare piante di cannabis in casa. Precisando che l’uso della cannabis in Italia è illegale, vediamo cosa potrebbe effettivamente cambiare per la coltivazione di cannabis.
La nuova legge permette di coltivare piante di cannabis ma entro un limite di quattro piante e non sono più previste sanzioni, nè penali nè amministrative, per la coltivazione e la detenzione in forma individuale, e per uso personale, di non più di 4 piante femmine di cannabis per la produzione di sostanza stupefacente.
La possibilità di coltivare la cannabis in casa era già stata espressa da alcune sentenze della Corte di Cassazione che avevano stabilito che non è considerato reato la coltivazione domestica di cannabis a condizione che il numero di piantine sia sempre esiguo e la coltura avvenga con metodi rudimentali per l’uso personale della sostanza.
Dunque, coltivare cannabis in casa non è reato se:
Se ha avuto il via libera la possibilità di coltivare piante di cannabis in casa, è bene sapere che se non si rispettano le condizioni previste e si superano i limiti imposti dalla nuova legge, vale a dire se si superano le quattro piantine di cannabis in casa, la coltivazione di cannabis in casa può essere sanzionata.
In particolare, le sanzioni, amministrative e penali, per la detenzione di piante di cannabis scattano quando la coltivazione domestica di cannabis non rispetta più le seguenti caratteristiche: