In passato l'estate è già iniziata col botto in alcuni anni con picchi di caldo o addirittura ondate di calore eccezionale a partire dal mese di giugno. E quest'anno?
L'estate è ufficialmente iniziata da quasi un mese e stiamo vivendo un'ondata di caldo eccezionale nella sua intensità e soprattutto nella sua precocità, essendo stata superata più volte la soglia dei 40 gradi.
Questi record di temperatura sono preoccupanti poiché l'Italia sta affrontando una marcata siccità da diverse settimane, dopo una primavera più secca del normale e un mese di maggio che è diventato il più caldo mai registrato a livello nazionale.
In questo contesto, questa estate sarà inevitabilmente calda e secca? Le nuove ondate di caldo ci colpiranno? Come sarà il meteo ad agosto 2022 basando le previsioni sulle statistiche degli ultimi luglio-giugno più caldi? Approfondiamo in questo articolo vari aspetti ovvero:
Un inizio d'estate torrido non prelude automaticamente a un mese di caldo eccezionale ad agosto, anche se poi tutti gli indicatori sembrano puntare in quella direzione.
Dal punto di vista statistico, ci vengono in soccorso i dati del meteorologo Mario Giuliacci, secondo cui tutti i mesi estivi si sono riscaldati di circa 3 gradi rispetto agli inizi degli anni 70.
I mesi di giugno più caldi sono caduti nel 2003, anche il più cado di sempre, poi nelle annate 2012, 2017, 2019. Il mese di luglio più caldo sempre è stato il 2015, seguito a ruota da 2003, 2006 e il 2012. Il mese di agosto più caldo di sempre è stato il 2003, al secondo posto il 2012, e quindi 1994 e 2009.
E per quel che riguarda le ondate di caldo? A suo dire, bisogna innanzitutto definire un metodo che consenta di individuarle e studiarle: ebbene, per ogni ondata di caldo abbiamo contato in quanti giorni siano stati superati i 34 gradi su 40 prescelte località. Ecco il responso per gli anni 2000.
La più intensa è quella tra il 2 e il 31 agosto 2003, 511 casi, durata 30 giorni; al secondo posto l'ondata del 30 giugno-25 luglio 2015, con 363 casi, durata 26 giorni; terza posizione di questa bollente graduatoria per il periodo 30 luglio-9 agosto 2017, con 339 casi, durata 14 giorni; al quarto posto l'ondata di cado del 12-30 luglio 2003, 290 casi, durata 19 giorni.
La preoccupazione è tuttavia evidente e per una buona ragione: dall'inizio della primavera, tutte le tendenze stagionali hanno previsto un'estate più calda e più secca della normale.
Se sono da prendere con il senno di poi per via della scarsa affidabilità, per il momento sono giuste. E non sono i loro ultimi aggiornamenti a invertire la tendenza, contando ancora su condizioni di alta pressione in gran parte dominanti.
Si può solo sperare che questo clima eventualmente caldo e secco per l'estate sia intervallato da periodi tempestosi o umidi sufficientemente lunghi, in modo da limitare i danni sul fronte della siccità e periodi di caldo elevato.