Quando creare fondo cassa condominiale quali spese
Quali sono le spese per cui si crea un fondo cassa condominiale, come si costituisce e chi decide: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti
Quando si deve creare un fondo cassa condominiale e per quali spese si può utilizzare nel 2023? Il fondo cassa in condominio rappresenta generalmente un fondo vincolato ad una particolare destinazione d’uso e si tratta di una sorta di salvadanaio cui contribuiscono tutti i condomini, senza eccezioni, che può servire per sostenere almeno l’anticipo per i lavori da eseguire. Vediamo di seguito nel dettaglio quali sono i casi in cui serve creare un fondo cassa condominiale.
L'assemblea condominiale può, infatti, decidere di creare un fondo cassa condominiale per diverse spese sempre relative al condominio, con l’unico scopo di accantonare somme necessarie esclusivamente alla gestione del condominio.
Il fondo cassa condominiale non è un fondo che si crea per accantonare soldi per evenienze straordinarie che potrebbero verificarsi chissà quando ma spesso solo per specifiche spese per lavori straordinari in condominio, che esulano dalla manutenzione ordinaria del condominio, come lavori di pulizia, giardinaggio, ecc, e deve essere di importo pari all'ammontare dei lavori da effettuare.
Dunque, il fondo cassa condominiale serve per raccogliere in anticipo le quote dei condomini per pagare spese di manutenzione straordinaria ed eventuali innovazioni.
Secondo le leggi in vigore nel 2023, l'amministratore di condominio decide di creare un fondo cassa condominiale che viene approvato però solo da apposita delibera assembleare con la votazione favorevole di almeno la metà dei condomini.
L’amministratore di condominio da solo, in piena autonomia, senza approvazione dell’assemblea non può creare un fondo cassa condominiale. E’, quindi, l’assemblea di condominio che decide nella sostanza di creare un fondo cassa condominiale.
Stando alle leggi attuali, le spese per creare un fondo cassa condominiale sono divise tra i condomini in proporzione ai millesimi di proprietà e le relative quote devono essere riportate nello stato patrimoniale e a fine gestione confermate per l’anno successivo, considerando che si tratta di una voce del bilancio condominiale, che deve essere approvato con l’inizio del nuovo anno di gestione.
Anche per l'accantonamento di quote nel fondo cassa condominiale, le spese si dividono, dunque, per millesimi di proprietà fra tutti i condomini con un'aggiunta proporzionale alle quote millesimali già versate da ogni condomino.
Riassumendo, il fondo cassa condominiale si crea aumentando gli oneri condominiali che generalmente i condomini sono tenuti a pagare sempre sulla base dei millesimi di proprietà di ogni condomino.