Quanto costa andare a sciare questo inverno nel 2022 con gli aumenti medi registrati

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Quanto costa andare a sciare questo inve

La crisi energetica sta pesando sulla stagione invernale nelle località montane. Con l'inizio della stagione sciistica, gli operatori sono pronti ad aumentare i prezzi.

Ecco alcune novità che non faranno di certo piacere agli appassionati di sci, i prezzi degli impianti di risalita aumenteranno in alcune località quest'inverno. La prossima stagione si preannuncia particolarmente difficile con l'aumento dei prezzi dell'energia che si riverseranno a catena sui costi da sostenere per alberghi e ristoranti.

Questo aumento della bolletta energetica dovrebbe infatti avere ripercussioni dirette per gli utenti. Diversi resort hanno già annunciato un aumento del prezzo dei pacchetti. I grandi comprensori sciistici sono meno impattati, perché spesso hanno il vantaggio di avere tariffe agevolate dai loro fornitori di energia elettrica, il che permette di contenere questo aumento dei costi. In queste grandi stazioni le tariffe erano fissate in anticipo, prima della crisi energetica. Vediamo meglio:

  • Andare a sciare, quanto costa e quali aumenti
  • Altre conseguenze dall'aumento dei prezzi per sciare

Andare a sciare, quanto costa e quali aumenti

La crisi energetica sta pesando sulla stagione invernale nelle località montane. Con l'inizio della stagione sciistica che si avvicina a grandi passi, gli operatori del comprensorio sciistico stanno pensando a come sopravvivere al costo alle stelle dell'energia elettrica. Gli sciatori non sfuggiranno all'aumento dei costi.

Gli abbonamenti giornalieri e stagionali sono soggetti agli aumenti di prezzo più elevati, dal 6 al 12-13% con una media del 10%. Nelle montagne italiane, le scelte dei comprensori sciistici sono diverse. In Friuli-Venezia Giulia, i prezzi non verranno aggiornati rispetto allo scorso anno. Il pacchetto giornaliero continuerà a costare 39,50 euro per tutta la stagione (215 euro settimanali).

In Alto Adige, Veneto, Lombardia e Valle d'Aosta i prezzi degli skipass tendono a essere differenziati secondo tre fasi, inizio e fine stagione, Natale-Capodanno e bassa stagione. In alcune stazioni è previsto uno sconto se l'acquisto viene effettuato online. Il giornaliero Dolomiti Superski, in alta stagione, è passato dai 67 euro dello scorso inverno ai 74 euro di quest'anno. Il pass Valle - non valido per la Sellaronda -, ovvero quello di zona specifica, va dai 69 euro di Cortina d'Ampezzo ai 61 euro di Fiemme-Obereggen.

Lo stagionale Dolomiti Superski passa dagli 870 euro di un anno fa agli 890 euro se acquistato fino al 24 dicembre, mentre dopo Natale costerà 950 euro. L'incremento maggiore si registra a Bormio in Valtellina (Lombardia). Il pacchetto giornaliero aumenta del 13% in alta stagione da 46 euro a 52 euro (+6,4% per la stagione, pari a 825 euro). Superski a Livigno sono più contenuti: +5,8% per il giornaliero (da 52 a 55 euro) e +4,8% per l'abbonamento (825 euro). L'aumento in Valle d'Aosta sfiora il 9%: +8,9% a Courmayeur (da 56 a 61 euro) e +7,5% a Cervinia (da 53 a 57 euro).

Altre conseguenze dall'aumento dei prezzi per sciare

Sebbene non tutte le stazioni aumentino le tariffe, tutte dovrebbero rispettare l'appello alla sobrietà energetica. Così, sarebbe possibile vedere i comprensori sciistici meno aperti durante il giorno. Altri potrebbero scegliere di accorciare la loro stagione.

La piccola stazione sciistica della Panarotta in Trentino Alto Adige è stata la prima ad annunciare che quest'anno lascerà chiusi gli impianti. Altre piccole località penserebbero di chiudere gli impianti in determinati giorni della settimana o di aprire alternativamente, o anche secondo determinate fasce orarie, o solo durante il fine settimana.

Nei comprensori sciistici più grandi si accenna all'ipotesi di aprire solo alcuni impianti di risalita, i più frequentati. L'applicazione di queste soluzioni previste dipenderà anche dall'utilizzo più o meno necessario di cannoni da neve e dal colpo generato.