Regole temperature condizionatori in uffici privati nel 2022 secondo leggi ufficiali

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Regole temperature condizionatori in uff

Il datore di lavoro non è obbligato a installare un impianto di condizionamento e né a rispettare una temperatura ambiente fissa.

L'aria condizionata è un comfort derivante dalle pratiche moderne e il suo impatto ambientale viene spesso dimenticato. Indipendentemente dalla stagione, è sempre difficile ottenere una temperatura ideale negli uffici o negli spazi di lavoro. Che sia il freddo in inverno a costringere i dipendenti a usare i plaid, o il ventilatore posizionato sulle scrivanie in estate, la temperatura è un fattore che può interrompere la produttività di tutti.

Possiamo vedere un impatto negativo sulla produttività dei dipendenti quando le condizioni di lavoro o le temperature non sono adatte. Quando la sensazione è troppo fredda o troppo calda, il corpo richiede poi molte energie per mantenere una temperatura corporea normale, provocando inevitabilmente un calo della concentrazione e quindi della produttività. Ma cosa prevedono le norme? Vediamo insieme:

  • Uffici privati, quali sono le regole per i condizionatori
  • Effetti che possono essere attribuiti all'aria condizionata

Uffici privati, quali sono le regole per i condizionatori

Il datore di lavoro non è obbligato a installare un impianto di condizionamento e né a rispettare una temperatura ambiente fissa. La normativa prevede che l'aria debba essere pulita, preservare la salute dei lavoratori ed evitare temperature eccessive oltre che odori e condensa. La caratteristica dell'open space è la scomparsa delle pareti divisorie per facilitare il lavoro, ed in particolare la comunicazione.

In caso di contrasto sull'attivazione dell'aria condizionata e sulla temperatura da impostare, è possibile considerare, più che comportamenti individualistici, la cortesia chiedendo a tutti i colleghi se l'impianto può essere acceso o spento, o anche prendendo una decisione collettiva su quando è utile accendere il sistema e a quale temperatura impostarlo. Molte aziende hanno deciso di impostare un responsabile, se non una soglia di temperatura dalla quale, se superata, si attiva l'aria condizionata.

La temperatura sul luogo di lavoro deve essere almeno di 26 gradi, con una tolleranza di 2 unità, e dunque anche di 24 gradi, ma non si tratta di disposizioni tassative a cui si affiancano sanzioni nel caso di mancato rispetto. Da parte sua, l'Organizzazione mondiale della Sanità suggerisce di non superare i 7 gradi di differenza tra la temperatura esterna e quella interna per evitare uno sbalzo termico pericoloso per la salute.

Effetti che possono essere attribuiti all'aria condizionata

Pur favorendo il benessere sul lavoro, gli effetti dannosi possono essere attribuiti all'aria condizionata, oltre a mal di gola, allergie, shock termici e contratture muscolari per le persone più inclini, il sistema può essere fonte di batteri che possono causare infezioni.

Si possono considerare modi di pensare intorno ad alternative più naturali e rispettose, come i tetti verdi che consentono il raffreddamento degli edifici o l'installazione di finestre oscurate

Ventilare l'aria va bene, ma l'aria deve essere comunque sana. Purificatore d'aria, diffusore di oli essenziali, deumidificatori, assorbitori di umidità. Alcuni modelli combinano diverse azioni per ventilare e purificare l'aria allo stesso tempo. Particolarmente interessanti per persone con allergie o problemi respiratori, possono operare in autonomia: controllano il livello di umidità e deumidificano l'aria senza raffreddarla quando necessario. Alcuni possono addirittura distruggere le impurità contenute nell'aria ambiente o rimuovere i cattivi odori.