Non è così facile riuscire a difendersi dalle cosiddette truffe della benzina, ma alcuni suggerimenti possono aiutare a evitare il peggio.
Oltre all'aumento del prezzi del carburante, le truffe alle pompe di benzina sono sempre più diffuse nel periodo dei grandi esodi estivi e non lo è da meno in questo periodo di vacanza 2023. Quando ci si ferma a fare rifornimento a una stazione di servizio si può essere vittima di una serie di truffe.
Alcune accadono in pochi secondi, altre sono pianificati con cura e ingegno. Altre ancora tirano in ballo gli stessi gestori delle stazioni. Basta dare un'occhiata più attenta alle operazioni della Guardia di finanza per renderci conto della diffusione e della capillarità dei raggiri. Proprio questo è il periodo dell'esodo vacanze 2023 e di conseguenza sono le occasioni per le truffe aumentano. Non ci resta che approfondire meglio:
Una prima truffa sfrutta la distrazione degli automobilisti che non sempre verificano la corrispondenza tra il prezzo indicato nella cartellonistica e quello nella pompa per il rifornimento.
Una seconda truffa si basa sulla cosiddetta tecnica del telecomando, sfruttato per cambiare la quantità reale di benzina o gasolio in fase di erogazione.
Una truffa più elaborata prevede la sostituzione delle schede elettroniche contenute nei display nella pompa per il rifornimento con la conseguenza che la quantità erogata è inferiore rispetto a quella indicata.
La truffa più pericolosa è quella dell'alterazione del carburante che potrebbe provocare problemi seri alla circolazione dell'auto.
Non è così facile riuscire a difendersi dalle cosiddette truffe della benzina. Certo, sulla corrispondenza tra il prezzo indicato nei cartelloni quello nel display della pompa per il rifornimento basta poco perché è sufficiente un rapido controllo.
Nel caso della sostituzione delle schede elettroniche contenute nei display nella pompa per il rifornimento o dell'uso del telecomando con cui cambiare a piacimento la quantità reale di benzina o gasolio in fase di erogazione è decisivo l'intervento della Guardia di finanza.
Una volta saliti a bordo dell'auto, controllare la lancetta che segnala la quantità di carburante. Se in base alla media dei precedenti rifornimenti apparisse più bassa, allora potrebbe esserci stata un'anomalia nell'erogazione.
I sistemi per truffare gli automobilisti riescono a centrare il bersaglio con molta facilità e non è evidentemente così semplice riuscire a difendersi. Alcuni raggiri sono evidenti mentre altri puntano a sottrarre poche quantità di carburante. Sebbene il singolo automobilista possa non notare la differenza, per il gestore della stazione di servizio rappresentano una parte decisiva dell'illecito guadagno finale.