Quali sono le novità per il lavoro che si attendono in autunno con nuovo Decreto e come potrebbero cambiare ancora stipendi e non solo
Quali sono le nuove modifiche per il lavoro attese tra settembre-ottobre e il via effettivo e concreto a diversi bonus dipendenti? Dopo l’approvazione del Decreto Lavoro di maggio, si va verso la definizione di ulteriori modifiche per il lavoro che dovrebbero arrivare in autunno. Vediamo quali sono e chi dovrebbero interessare.
Il Supporto alla formazione e al lavoro vale per i soggetti occupabili di età compresa fra i 18 e 59 anni e per beneficiarne i soggetti interessati devono avviare un percorso di ricerca attiva del lavoro con un Centro per l’impiego e il beneficio decade subito se si rifiuta già una sola offerta di lavoro considerata congrua per distanza da casa, tipologia di lavoro e contratto, durata del lavoro, ecc.
I requisiti per accedere al Supporto alla formazione e al lavoro sono i seguenti:
Tra settembre e ottobre si attendono nuove modifiche per il lavoro con il nuovo Decreto Lavoro a cui starebbe lavorando il governo da un po', secondo quanto riportano le ultime notizie, a miglioramento e completamento del Decreto Lavoro già approvato a maggio.
La ripresa dei lavori sul nuovo Decreto Lavoro dovrebbe avvenire tra settembre e ottobre: tra le misure principali attese ci sono rendere strutturale l’ulteriore taglio del cuneo fiscale aumentato al 7% e la soglia esentasse fino a 3mila euro dei fringe benefits.
Si tratta, infatti, di misure approvate in via temporanea da luglio e fino a fine anno ma che si vorrebbero rendere strutturali e allargare. Partendo dal nuovo taglio del cuneo fiscale, il governo ha aumentato il taglio del cuneo fiscale deciso con la Manovra 2023 portandolo dal 3% al 7% per redditi fino a 25mila (per 1.923 euro lordi mensili di stipendio) e dal 2% al 6% per lavoratori con redditi fino a 35mila euro (per 2.692 euro lordi mensili di stipendio).
La misura è stata, però, approvata in via temporanea, fino a fine anno e l’intenzione annunciata dal governo è quella di rendere l’ulteriore taglio del cuneo fiscale con il nuovo Decreto Lavoro d’autunno strutturale, e quindi in vigore anche per tutto il 2024.
Stesso discorso vale per l’aumento della soglia esentasse fino a 3mila euro dei finge benefit: se oggi, infatti, vale solo per i lavoratori dipendenti con figli a carico, con il nuovo Decreto Lavoro di settembre-ottobre, la novità per i fringe benefit potrebbe essere estesa a tutti i lavoratori dipendenti senza alcuna condizione.
Tra le altre misure del prossimo Decreto Lavoro d’autunno spiccano anche:
Altre ipotesi di revisione della tassazione del Tfr-Tfs prevedono o la possibilità di riduzione delle tasse solo nel caso in cui si decida di investirlo in fondi pensione, per incentivare l’adesione alla previdenza complementare; o la definizione di una imposizione fiscale graduale e crescente, a partire dal 15%, e da modulare secondo diversi parametri come importo del Trattamento da liquidare, o condizioni socio-economiche, per esempio nel caso di famiglie numerose, o se nel nucleo familiare sono presenti persone con invalidità, o in base al valore Isee.
Nell’attesa di capire quali novità per il lavoro e i lavoratori saranno definire con il prossimo Decreto di settembre-ottobre, partono ufficialmente ora nuovi concreti bonus per i dipendenti, principalmente legati ai fringe benefit riconosciuti da ogni azienda e per cui è stata aumentata la soglia esentasse fino a 3mila euro.
Fino al 31 dicembre 2023 è, per esempio, disponibile il bonus benzina da 200 euro per i lavoratori dipendenti privati, riconosciuto dai datori di lavoro (ma non obbligatorio), che ha un valore di 200 euro per ogni lavoratore, esentasse e integralmente deducibile dal reddito d’impresa.
Il buono carburante è escluso dall’imposizione fiscale come tutti i fringe benefits che le aziende offrono ai dipendenti. I fringe benefit per cui è stata aumentata la soglia esentasse entro i 3mila euro da luglio e al via concretamente da agosto, sono, per esempio, tra gli altri, buoni pasto, computer e cellulari aziendali, auto aziendali, borse di studio, alloggi dati in uso ai dipendenti, prestiti agevolati, polizze assicurative extraprofessionali, premi assicurativi extra professionali.