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Salta l’ulteriore mensilità entro fine anno attesa dai lavoratori per aumentare le buste paga: motivi e cosa prevedeva
Si preparano ad aumentare le buste paga da ottobre a dicembre ma l’ulteriore mensilità annunciata a fine anno e in cui tanti lavoratori italiani speravano non arriverà. Tra nuove misure già in vigore e incertezze sui provvedimenti che il prossimo anno potranno continuare a garantire aumenti degli stipendi per dare maggiore potere di acquisto ai lavoratori italiani contro un’inflazione ancora crescente, la certezza è che l’ulteriore mensilità entro fine anno insieme ad aumenti in busta paga di 50-150 euro salterà. Vediamo i motivi.
Gli aumenti complessivi in busta paga stimati fino a dicembre solo per la decontribuzione al 2% sono compresi tra i circa 50 euro per chi prende stipendi più bassi intorno agli 800 euro e i 150 euro circa per stipendi più alti, di 2.600 euro, fino anche a 161 euro circa per chi prende stipendi massimi di 2.692 euro al mese. Chi percepisce stipendi mensili dai 2.700 euro non avrà alcun aumento.
Agli aumenti per la decontribuzione al 2% da ottobre a dicembre, bisogna poi aggiungere gli arretrati da luglio a settembre, per cui chi prende, per esempio, uno stipendio di 1.200 euro al mese avrà un aumento di 24 euro per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, per 72 euro fino a dicembre a cui sommare ulteriori 72 euro per i tre mesi di arretrati di luglio, agosto e settembre.
Chi prende uno stipendio di 1.400 euro avrà un aumento mensile di 28 euro per un totale fino a dicembre e compreso di arretrati di 168 euro di aumento in busta paga fino a fine anno. Chi prende uno stipendio di 2mila euro e da ottobre avrà 40 euro in più in busta paga per un totale di 120 euro fino a dicembre, aggiungerà un aumento di ulteriori 120 euro di arretrati da luglio ad ottobre e così via.
La decontribuzione al 2% sarà applicata anche sulla tredicesima, con importi, dunque, maggiori per i lavoratori.
Se gli aumenti in busta paga per decontribuzione al 2%, arretrati e detassazione welfare sono sicuri fino a fine anno per tutti coloro con redditi annui entro i 35mila euro, stando a quanto confermano le ultime notizie all’indomani della vittoria del centrodestra alle elezioni, salta l’ulteriore mensilità che tanti lavoratori aspettavano a fine anno.
L’ulteriore mensilità, che avrebbe dovuto essere pagata a dicembre ai lavoratori dipendenti, era, infatti, una proposta del Pd: il segretario Letta, in campagna elettorale, aveva annunciato un nuovo taglio del cuneo fiscale fino a fine anno tale da garantire ai lavoratori una mensilità in più.
Con il governo Meloni, questa proposta è saltata del tutto, considerando che mai il centrodestra ha puntato su una misura del genere ma soprattutto considerando che tra i primi obiettivi del nuovo governo di centrodestra c’è quello di revisione del bonus in vigore.
Per continuare a garantire aumenti degli stipendi, non si sa ancora di preciso e ufficialmente quali saranno le misure messe a punto dal nuovo governo, se per tutti o solo, come per la decontribuzione già accaduto, solo per chi ha redditi più bassi ma certamente entro la fine dell’anno, con la definizione ufficiale delle misure della prossima Manovra, qualcosa di più sicuro si saprà.