Aumento busta paga di 800-3000 al via ora tra tassazione, conguagli e arretrati da calcolare

di Marianna Quatraro pubblicato il
Aumento busta paga di 800-3000 al via or

Aumentano le buste paga dei lavoratori dipendenti ma diversi sono anche gli appuntamenti di fine anno con le tasse da pagare: chiarimenti e calcoli

Di quanto aumenta busta paga di 800-3000 tra tassazione, conguagli e arretrati da considerare? Pronte ad aumentare le buste paga dal prossimo mese di ottobre per la decontribuzione al 2% al via fino alla fine dell’anno, relativi arretrati, detassazione welfare, se le aziende prevedono benefit per i propri dipendenti, e bonus una tantum di 200 euro, per le categorie di persone che ancora ne attendono il pagamento, e di 150 euro di novembre per chi ha redditi entro i 20mila euro.

Ma non solo: pronte ad essere calcolati sugli stipendi aumentati anche tasse e conguagli che potrebbero decisamente ridurre ‘l’importanza’ degli stessi aumenti. 

  • Aumento busta paga tra 800-3000 euro, arretrati e bonus
  • Aumento busta paga di 800-3000 tra tassazione e conguagli

Aumento busta paga tra 800-3000 euro, arretrati e bonus

Dal primo ottobre per effetto della decontribuzione al 2% e relativi arretrati aumentano gli stipendi tra 800 e 2.700 euro al massimo. Esclusi alla misura sono, infatti, coloro che hanno buste paga superiori ai 2.700 euro perché la misura vale solo per coloro che hanno avuto redditi nel 2021 entro i 35mila euro, quindi stipendi mensili di 2.692 euro.

Per effetto della decontribuzione, si stimano aumenti in busta paga complessivi fino a dicembre tra 48 euro circa e 156 euro per stipendi più alti fino a 2.600 euro, a cui aggiungere gli aumenti da luglio a settembre.

Per fare qualche esempio di calcolo di aumento di una busta paga tra 800-3000 mila euro, prendendo il caso di un lavoratore che percepisce uno stipendio medio di 1.300 euro, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre avrà 1.326 euro circa al mese, per un aumento complessivo di 78 euro fino a dicembre a cui aggiungere ulteriori 78 euro di arretrati da luglio, per un totale di 156 euro. 

Chi percepisce uno stipendio di 1.600 euro, avrà 32 euro al mese in più per un totale di 96 euro fino a dicembre a cui aggiungere ulteriori 96 euro di arretrati da luglio a settembre.  Chi prende uno stipendio di 1.700 euro al mese avrà un aumento di 34 euro al mese per un aumento complessivo fino a fine anno, compreso di arretrati, di 204 euro.

Per chi prende uno stipendio di 1.900 euro, l’aumento mensile sarà di 38 euro che salgono a 40 euro al mese per chi percepisce uno stipendio di 2mila euro, e fino a 52 euro al mese per chi prende stipendi più alti di 2.600 euro. 

Agli aumenti dovuti alla decontribuzione al 2% bisogna aggiungere ulteriori aumenti per: 

  • la detassazione welfare se previsti benefit da parte dell’azienda;
  • ulteriori 200 euro di bonus una tantum di luglio per le categorie di lavoratori che non lo hanno ancora percepito, come lavoratori domestici, precari della scuola, collaboratori sportivi, co.co.co, lavoratori stagionali e del turismo, lavoratori dello spettacolo, dottorandi, borsisti, e non solo;
  • nuovo bonus di 150 euro a novembre per lavoratori dipendenti che hanno redditi annui riferiti al 2021 entro i 20mila euro.
Per chi prende stipendi di 2.700 euro al mese, 2.800, 2.900 e 3mila euro al mese, e anche di più, non è previsto alcun aumento, né per decontribuzione e detassazione welfare, né per bonus una tantum.

Aumento busta paga di 800-3000 tra tassazione e conguagli

Tra decontribuzione al 2% e bonus arretrato, detassazione welfare, bonus di 200 euro, bonus di 150 euro a novembre, se un lavoratore prende uno stipendio di 1.600 euro, considerando un aumento di 32 euro al mese per un totale di 96 euro fino a dicembre a cui aggiungere ulteriori 96 euro di arretrati da luglio a settembre, più 200 euro di bonus per arrivare ad un totale di quasi 400 euro, per la precisione 392 euro, a cui aggiungere eventuali aumenti per la detassazione welfare, l’aumento complessivo in busta paga può arrivare ad essere anche di 600-700 euro.

Per uno stipendio di 1.600 euro non si considera il bonus di 150 euro nuovo di novembre, valido per chi prende stipendi entro i 1.540 euro circa (se per 13 mesi), ma è da aggiungere a chi prende, per esempio, mille, 1.200, 1.300, 1.400, 1.500 euro.

Di contro agli aumenti per le buste paga, per stipendi tra 800-3000 euro bisogna considerare anche tassazione e conguagli. In alcuni casi, il peso delle tasse potrebbe anche azzerare gli effetti positivi degli aumenti previsti. 

Sono diversi, infatti, gli appuntamenti in programma in questi ultimi mesi dell’anno con il pagamento di tasse come:

  • Imu, imposta comunale per cui è previsto il pagamento del saldo a dicembre e per cui in alcuni Comuni è stata aumentata l’aliquota di pagamento;
  • Irpef locale, per cui in alcune regioni sono già state aumentate le aliquote di pagamento; 
  • Tari sui rifiuti.
E ci sono poi i conguagli: i datori di lavoro, in qualità di sostituti d'imposta, ogni anno devono effettuare le operazioni di conguaglio fiscale di fine anno, un ricalcolo delle imposte dovute dai lavoratori in base al reddito effettivamente percepito nell'anno.

Se il lavoratore risulta a credito con il Fisco, allora il datore di lavoro deve erogare la somma spettante al dipendente, se, invece, emerge una situazione di debito, allora il datore di lavoro deve trattenere dalla busta paga quanto calcolato.