Quali sono misure, agevolazioni e detrazioni che aumentano le buste paga degli italiani tra misure dl aiuti bis e ulteriori: come cambiano gli aumenti in base a novità
Di quanto realmente aumenta busta paga con bonus oltre misure del Dl Aiuti Bis per gli italiani? Non solo le misure approvate con il Decreto Aiuti bis per aumentare gli stipendi dei lavoratori italiani tra decontribuzione al 2%, detassazione welfare e arretrati, che permettono di aumentare gli stipendi tra i 50 e 200 euro, ma sono anche altri i provvedimenti e nuovi che hanno portato ad aumentare i redditi medi degli italiani di qualche centinaia di euro. Vediamo quali sono.
Il bonus affitto è un’agevolazione per docenti che si trasferiscono in montagna e che prestano servizio in sedi scolastiche di ogni ordine e grado e i requisiti necessari da soddisfare per usufruire del bonus affitto in montagna sono i seguenti:
Il bonus affitto montagna vale per i canoni di affitto pagati nel corso del 2023 o per le rate del mutuo se il docente decide di acquistare casa nel comune montano di trasferimento.
Altra importante misura che ha contribuito quest’anno ad aumentare le buste paga medie degli italiani, anche se non direttamente in busta paga, è l'assegno unico per i figli, entrato in vigore dal primo gennaio 2022 ed erogato da marzo 2022.
L’assegno unico per i figli spetta a tutte le coppie con figli, comprese le coppie conviventi, sia che si tratti di coppie conviventi di fatto, sia che si tratti di coppie che hanno formalizzato la propria convivenza in Comune, che abbiano uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia, sia convivente con i genitori e sia a carico degli stessi.
L’importo dell’assegno unico per figli 2022 non è uguale per tutti ma varia in base al valore Isee e composizione dello stesso nucleo familiare e sono previste specifiche maggiorazioni nei casi di famiglie numerose, presenza di figli disabili nel nucleo familiare, entrambe i genitori che lavorano.
Per chi ha un Isee tra 0-15mila euro l’importo dell’assegno unico è di 175 euro per ogni figli entro i due figli, a cui aggiungere eventuali maggiorazioni spettanti, come previsto da tabella Inps, in base a composizione del nucleo familiare, e si riduce in base alle diverse fasce Isee di scaglioni di reddito fino ad arrivare a 50 euro, sempre con le relative maggiorazioni previste, per chi ha un Isee da 40mila in su.
Per fare un esempio di quanto può aumentare lo stipendio di un lavoratore con l’assegno unico per figli, prendendo il caso di due genitori, entrambe lavoratori, con un reddito annuo complessivo di 22mila euro e un Isee di 9mila euro, hanno diritto ad avere 175 euro di assegno unico base più 30 euro, somma prevista come maggiorazione nel caso di due genitori lavoratori, per un totale di 205 euro in più al mese.
Altro bonus che aumenta il reddito dei lavoratori più giovani è il bonus affitto giovani, detrazione per chi ha un’età tra i 20 e i 31 anni di età e un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro. Per avere il bonus affitto giovani, la condizione principale è quella di trasferire la propria residenza nella nuova abitazione che non deve essere di proprietà dei genitori, insieme al limite di reddito di 15.493,71 euro entro cui restare, mentre non c’è alcun vincolo sulla tipologia di contratto di affitto da stipulare per usufruire del bonus, per cui può essere anche un contratto di affitto transitorio.
La detrazione prevista dal bonus affitto giovani è di 991,60 euro o del 20% del canone per un importo massimo di 2mila euro, è valida per i primi 4 anni di contratto, periodo allungato di un anno rispetto ai precedenti 36 mesi previsti, e per ottenerla bisogna inserirla dichiarazione dei redditi per i primi quattro anni di durata contrattuale.
Per esempio, per un contratto di affitto da 900 euro al mese, l’agevolazione massima a cui si ha diritto è di 2.000 euro (20%).