Aumento statali Settembre Ottobre piu alto altri
Quali sono i motivi per aumento stipendio statali anche fino a oltre 3mila euro da ottobre: ecco cosa cambia e chiarimenti
Perché l’aumento stipendi statali a Settembre-Ottobre sarà più alto di almeno 3mila euro rispetto tutti gli altri? Si preparano ad aumentare da ottobre gli stipendi dei lavoratori italiani per effetto della decontribuzione al 2% approvata con il Decreto Aiuti bis per aumentare gli importi netti in busta paga e ridurre le tasse e gli stipendi degli statali ancora di più. Vediamo come e di quanto.
Il motivo per cui gli stipendi degli statali aumenterebbe da settembre-ottobre fino a 3mila euro in più rispetto agli altri è il riconoscimento di dovuti arretrati per il rinnovo dei contratti del 2019-2021. Sono, in particolare, quattro i settori del pubblico impiego che avranno ulteriori aumenti di stipendi dovuti agli arretrati e sono:
Secondo i contratti rinnovati, gli stipendi del Contratto Sanità aumentano, per esempio, di circa 91 euro lordi per 13 mesi. E’ prevista anche una rivalutazione dei fondi per la pensione integrativa di 12 euro al mese sempre per 13 mensilità e, inoltre, anche un nuovo sistema di classificazione professionale che comporterà per le aziende e per gli enti del comparto Sanità ulteriori risorse economiche pari ad altri 13 euro al mese per 13 mensilità.
Considerando, dunque, gli arretrati dovuti dal 2019 al 2021 e calcolando anche i primi 10 mesi del 2022, l’importo complessivo degli arretrati da pagare sarà compreso tra 2.268 euro e 3.135 euro lordi.
Si fermano, invece, sui 2mila euro circa gli arretrati per i dipendenti comunali. I dipendenti degli enti locali riceveranno, infatti, arretrati pari a 1.444 euro fino a 1.977 euro lordi, a cui aggiungere un aumento medio dello stipendio pari a 100 euro lordi mensili.
Gli aumenti degli stipendi degli statali dovuti al riconoscimento degli arretrati per rinnovo contrattuale si affiancano agli aumenti dovuti per tutti i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, per effetto della decontribuzione aumentata al 2% dal Decreto Aiuti bis e in vigore da ottobre a dicembre, ma con arretrati, anche in questo caso, da luglio.
Il Decreto Aiuti bis ha approvato la decontribuzione degli stipendi al 2% dal prossimo ottobre e fino al 31 dicembre per lavoratori con redditi entro i 35mila euro, misura che dovrebbe garantire aumenti per tutti di qualche decina di euro al mese e e cesserà i suoi effetti il 31 dicembre 2022.
Nessun aumento, invece, previsto per lavoratori che percepiscono dai 2.700 euro in su. Secondo alcune stime, la decontribuzione potrebbe portare aumenti medi mensili compresi tra 12 e circa 50 euro al mese, fino alla fine dell’anno per aumenti complessivi degli stipendi compresi tra gli 80 e i circa 200 euro, a cui aggiungere eventuali ulteriori aumenti derivanti dalla detassazione welfare per tutti i lavoratori per cui sono previste misure di welfare aziendale.