Come leggere la busta paga: cosa riporta, dati anagrafici, stipendio lordo e netto. Tutte le voci e spiegazioni da seguire
Tutti i lavoratori dipendenti sono regolarmente abituati a percepire la busta paga mensile con relativo stipendio. Ma in busta paga la somma dello stipendio non è la sola voce riportata. Sono, infatti, diverse le informazioni, le voci e i conti che in essa sono contenuti. Se, infatti, la retribuzione netta, quella che viene accreditata sul conto corrente, è quella che maggiormente interessa il lavoratore è anche utile conoscere, per esempio:
quante tasse si pagano:
quanti giorni di vacanza abbiamo accumulato;
i versamenti sul fondo pensione.
Busta paga: le voci e i conti
Le buste paga sono composte fondamentalmente da quattro sezioni:
la sezione relativa ai dati anagrafici del datore di lavoro e del lavoratore;
la sezione numerica relativa alle somme percepite dal lavoratore;
la sezione delle somme trattenute ai fini fiscali e previdenziali al lavoratore;
la sezione del calendario presenze con il riepilogo del numero di ore lavorate e di assenza, permessi e ferie maturate.
Busta paga e dati anagrafici
La sezione anagrafica è la prima voce che si trova in busta paga e contiene i seguenti dati del datore di lavoro:
anagrafica ditta (ditta, ragione o denominazione sociale);
posizione Inps;
posizione Inail.
La sezione anagrafica del lavoratore all’interno della busta paga contiene, invece, i seguenti dati:
ferie, festività e permessi retribuiti, tra quelli accumulati (cioè quelli che ci siamo portati dall'anno precedente), maturati (fino a quel momento, nell'anno) e goduti;
modalità di pagamento della retribuzione.
Spiegazioni di voci e conti
Tre le parti fondamentali della busta paga che riportano:
stipendio diretto, cioè quello collegato con le prestazioni periodiche rese dal lavoratore e risultanti dalla busta paga;
stipendio indiretto, cioè quello che spetta al lavoratore per alcuni eventi particolari e/o previsione contrattuali, come tredicesima e quattordicesima mensilità, le ferie ed i permessi, ecc.;
stipendio differito, cioè quella parte dello stipendio che matura periodicamente ma viene corrisposta solo a posteriori, per esempio TFR.
Dopo la sezione anagrafica riportata in prima battuta nella prima parte della busta paga, troviamo le varie voci relative alla retribuzione e alla sua composizione, tra somme percepite e somme trattenute:
paga base lorda, determinata dal contratto collettivo in base al livello d'inquadramento;
qualifica del lavoratore;
contingenza, cioè un’indennità introdotta per compensare la perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni;
parte fissa della retribuzione o retribuzione di fatto.
Procedendo ancor più verso il basso troviamo:
le competenze per il lavoro svolto;
l'assegno per il nucleo familiare;
il compenso per le festività eventualmente lavorate che aumentano lo stipendio diminuito dalle trattenute dalla paga lorda;
voci come addizionali, come regionali e comunali;
accantonamenti ai fondi Tfr;
reddito netto.
Per il calcolo del reddito netto è importante capire le trattenute Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) tra imponibile, imposta e detrazioni, che vengono calcolate applicando una aliquota sull’imponibile Irpef, che si ottiene sottraendo i contributi previdenziali alla retribuzione lorda. E il calcolo si applica con diverse aliquote in base al livello di reddito percepito dal lavoratore. Per il calcolo dell’imposta netta bisogna poi sottrarre a quella lorda le detrazioni fiscali a cui il lavoratore ha diritto, considerando che vi sono detrazioni legate al lavoro dipendente, detrazioni per coniuge e/o figli a carico previste dalla legge se soddisfatti i requisiti richiesti.