Quanto cambiano le buste paga tra i 800-3000 euro dopo ultime decisioni: per chi sono previsti aumenti e chiarimenti e calcoli
Di quanto aumentano buste paga tra i 800-3000 euro dopo ultime decisioni? Buste paga più alte per i lavoratori dipendenti a partire da ottobre e fino a fine anno: sono diverse le ultime decisioni del governo Draghi che faranno tirare un sospiro di sollievo ai lavoratoti italiani, seppur in alcuni casi si tratterà di aumento di solo qualche decina di euro.
Per effetto della decontribuzione al 2% da ottobre, si stimano aumenti in busta paga complessivi fino a dicembre tra 48 euro circa e 156 euro per stipendi più alti fino a 2.600 euro, a cui aggiungere gli aumenti per gli arretrati da luglio a settembre.
Per fare qualche esempio di calcolo di aumento di una busta paga tra 800-3000 mila euro, prendendo il caso di un lavoratore che percepisce uno stipendio medio di 1.300 euro, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre avrà 1.326 euro circa al mese, per un aumento complessivo di 78 euro fino a dicembre a cui aggiungere ulteriori 78 euro di arretrati da luglio, per un totale di 156 euro.
Chi percepisce uno stipendio di 1.600 euro, avrà 32 euro al mese di aumento per un totale di 96 euro fino a dicembre a cui aggiungere ulteriori 96 euro di arretrati, mentre chi prende uno stipendio di 1.700 euro al mese avrà un aumento di 34 euro al mese per un aumento complessivo fino a fine anno, compreso di arretrati, di 204 euro.
Per chi prende uno stipendio di 1.900 euro, l’aumento mensile sarà di 38 euro che salgono a 40 euro al mese per chi percepisce uno stipendio di 2mila euro, e fino a 52 euro al mese per chi prende stipendi più alti di 2.600 euro.
Agli aumenti dovuti alla decontribuzione al 2% bisogna aggiungere ulteriori aumenti per la detassazione welfare, se previsti l’azienda prevede benefit per i propri dipendenti e con la detassazione delle voci welfare si possono recuperare ulteriori 600 euro circa.
A contribuire ad aumentare le buste paga tra 800-3000 euro ci sono i bonus una tantum: quello di 200 euro di luglio che, però, deve ancora essere percepito da alcune categorie di persone, come lavoratori domestici, precari della scuola, lavoratori stagionali e del turismo, co.co.co., lavoratori dello spettacolo, ma anche lavoratori autonomi e professionisti con Partita Iva, ecc, e che spetta, anche in tal caso, solo a lavoratori con redditi entro i 35mila euro.
Nessun aumento per il bonus di 200 euro, dunque, a coloro che hanno buste paga dai 2.700 ai 3mila e anche più. E poi c’è il nuovo bonus una tantum di 150 euro: la novità una tantum di novembre spetterà solo a chi ha avuto redditi nel 2021 entro i 20mila euro, per circa 1.540 euro al mese. Per chi prende, dunque, stipendi superiori e fino a 3mila euro, e anche più, non ci sarà l’ulteriore aumento dei 150 euro.
Per fare un esempio, chi ha uno stipendio di 1.400 euro avrà un aumento da ottobre a dicembre di 28 euro al mese, a cui sommare gli arretrati da luglio a settembre, per un totale di 168 euro a cui aggiungere ulteriori 350 di bonus una tantum per un aumento complessivo di 518 euro.