calcolo aumento stipendi 2023 due ipotesi realistiche
Quali sono le due ipotesi al momento più probabile di aumento degli stipendi e come influirebbero su importi: primi calcoli
Il nuovo governo Meloni si prepara alla definizione di nuovi provvedimenti che possano garantire dal prossimo anno aumenti degli stipendi tali da continuare a garantire ai lavoratori un sempre maggiore potere di acquisto contro l’aumento sempre più prepotente dell’inflazione e del caro vita.
Al momento sono diverse le ipotesi di cui si parla ma nessuna ancora ufficiale. La certezza è che in base alla misura che sarà applicata, cambieranno gli aumenti degli stipendi nel 2023. Vediamo di seguito allora come aumentano gli stipendi nel 2023 con le due diverse ipotesi al momento più realistiche.
Stando a quanto riportano le ultime notizie, due sarebbero al momento le ipotesi di aumento degli stipendi più realistiche e si tratta di:
La flat tax incrementale sarebbe un sistema di tassazione con un’unica aliquota impositiva e non basato sulla progressività dei redditi e, come spiegato dalla nuova premier Giorgia Meloni, si applicherebbe alla sola somma di incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con un’aliquota piatta del 15% su tutto il guadagno in più rispetto all’anno precedente.
Stando a quanto annunciato, la nuova flat tax incrementale si applicherebbe ai seguenti soggetti:
Altra ipotesi in ballo per l’aumento degli stipendi nel 2023 è quella di un nuovo taglio del cuneo fiscale, per ridurre la tassazione in busta paga e aumentare di conseguenza gli importi netti per i lavoratori dipendenti, che, secondo alcune anticipazioni, potrebbe portare aumenti mensili di circa 100 euro.
Considerando il funzionamento e l’applicazione della flat tax incrementale, per fare un esempio di calcolo di quanto potrebbero cambiare uno stipendio da gennaio 2023, se in un anno si dichiarano 1000 euro e in quello successivo 1200, la nuova aliquota di pagamento sarebbe applicata solo ai 200 euro aggiuntivi.
Considerando, invece, un lavoratore dipendente con stipendio di mille euro al mese con un reddito annuo di 13mila euro nel 2022 e 15mila euro nel 2023, se oggi i 2mila euro di aumento sarebbero tassati al 23%, aliquota applicata al primo scaglione di reddito Irpef, cioè 460 euro, con la flat tax incrementale al 15% si pagherebbero 300 euro, ottenendo così un aumento netto di 160 euro dello stipendio.
Chi ha un reddito complessivo annuo di 55mila euro nel 2022 che nel 2023 potrebbe arrivare a 57mila euro, per l’aumento di 2.000 euro oggi l’imposizione fiscale sarebbe al 43%, prevedendo il pagamento di 860 euro in più, mentre con la flat tax incrementale si pagherebbero solo 300 euro.
Passando al nuovo piano di taglio del cuneo fiscale, volendo fare un esempio di aumento degli stipendi dal 2023, considerando, come anticipato, un aumento medio mensile di 100 euro, chi percepisce stipendi da 1.200 euro potrebbe averne 1.300 e così via, un aumento che sarebbe per tutti, senza limiti di reddito, ma più o meno variabile in base all’importo di stipendio percepito.