Calcolo ed esempi dei 4 differenti aumenti di stipendi tra 800-4mila euro a Giugno-Luglio

di Marianna Quatraro pubblicato il
Calcolo ed esempi dei 4 differenti aumen

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Come, quanto e per chi cambiano gli stipendi aumentando nei prossimi mesi di giugno e luglio: motivi, calcoli e chiarimenti

Quali sono i 4 differenti aumenti di stipendi tra 800-4mila euro previsti a Giugno-Luglio e chi ne avrà almeno uno? Ancora buone notizie per i lavoratori dipendenti che avranno le buste paga dei prossimi mesi di giugno e luglio decisamente più consistenti, soprattutto alcune categorie di lavoratori. 

  • Aumenti stipendi tra 800-4mila euro a giugno-luglio con rimborsi 730 ed esempi
  • Per chi e quanto aumentano stipendi tra 800-4mila euro per rinnovi Ccnl
  • Quanto aumentano gli stipendi tra 800-4mila euro previsti Luglio con nuova quattordicesima
  • Al via da luglio ulteriore aumento stipendi tra 800-4mila con nuovo taglio cuneo fiscale

Aumenti stipendi tra 800-4mila euro a giugno-luglio con rimborsi 730 ed esempi

Si preparano già ad aumentare sia a giugno che a luglio gli stipendi tra 800-4mila euro dei lavoratori dipendenti per effetto dei rimborsi 730 2023. Come stabilito dalle norme in vigore, per i lavoratori dipendenti con sostituto d’imposta, il rimborso 730 avviene direttamente in busta paga generalmente il mese successivo a quello in cui è stato presentato il modello.

Ciò significa che i tempi dei rimborsi per il 730 2023 sono i seguenti:

  • se il modello 730 viene presentato entro il 31 maggio, il rimborso viene effettuato nel mese di giugno;
  • se il modello 730 viene presentato entro il 30 giugno, il rimborso viene effettuato nel mese di luglio;
  • se il modello 730 viene presentato entro il 31 luglio, il rimborso viene effettuato nel mese di agosto;
  • se il modello 730 viene presentato ad agosto, il rimborso viene effettuato nel mese di settembre;
  • se il modello 730 viene presentato entro il 2 ottobre, il rimborso viene effettuato nel mese nel mese di ottobre.
Se non è presente un sostituto d’imposta, il rimborso 730 viene accreditato direttamente su un conto corrente, fornendo all’Agenzia delle Entrate un Iban intestato a chi presenta la dichiarazione 730 ma in questo caso i tempi si allungano e possono arrivare anche a 4-6 mesi, quindi decisamente oltre l’estate anche per chi presenta il 730 già entro maggio. 

In ogni caso, se il lavoratore dipendente ha diritto a ricevere rimborsi, avrà aumenti di stipendi di qualche decina o centinaia di euro, tutto dipende dai pagamenti delle imposte già effettuate e delle spese da portare in detrazione a cui ha diritto e che permettono di ottenere contestuali rimborsi. 

Per chi e quanto aumentano stipendi tra 800-4mila euro per rinnovi Ccnl

Tra giugno e luglio molti lavoratori che percepiscono stipendi tra 800-4mila euro potranno ottenere aumenti per effetto delle trattative concluse per rinnovi dei relativi contratti nazionali di lavoro Ccnl, per cui sono previsti i pagamenti anche degli arretrati.

Per esempio, per i lavoratori del settore commercio, terziario e della grande distribuzione, è stato previsto un aumento di 30 euro lordi in busta paga per lavoratori inquadrati nel quarto Livello e ricalcolati per gli altri livelli di inquadramento come acconto assorbibile dai futuri aumenti contrattuali. Si tratta di aumenti, in generale, compresi tra i 23 e i 30 euro lordi e fino ai 52 euro in più previsti per i Quadri che si aggiungono alla retribuzione normalmente percepita da ogni dipendente.

Dovrebbe finalmente arrivare poi per i dipendenti pubblici (in attesa di rinnovo ufficiale del nuovo Ccnl) il pagamento della indennità una tantum pari all’1,5% dello stipendio tabellare decisa dalla Manovra Finanziaria 2023 ma ancora atteso.

Si tratta di un aumento di stipendio deciso in attesa del rinnovo vero e proprio del relativo contratto, considerando che l’attuale accordo è scaduto il 31 dicembre del 2021 e che non si arriverà ad un nuovo accordo prima del prossimo 2024. 

Stando a quanto deciso, l’aumento dell’1,5% si deve calcolare sullo stipendio tabellare e avrebbe già dovuto essere riconosciuto nelle buste paga da gennaio, cosa non avvenuta, e si spera che avvenga dalla busta paga di maggio, con pagamento dei relativi arretrati, anche se ad oggi non ci sono ancora conferme in tal senso. 

Il nuovo aumento una tantum per gli statali spetta ai dipendenti di:

  • tutte le Amministrazioni dello Stato;
  • aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, loro consorzi e associazioni;
  • Enti del Servizio sanitario nazionale;
  • istituzioni scolastiche e universitarie;
  • Istituti autonomi case popolari (IACP);
  • Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni;
  • Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni e le loro aziende;
  • Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran).
Per effetto del nuovo aumento dell’1,5%, secondo calcoli effettuati dalla Ragioneria generale dello Stato, un dirigente di prima fascia avrà 66,80 euro in più al mese, un dirigente di seconda fascia avrà circa 52 euro in più, anche per i segretari l’aumento è di 52,22 euro, mentre i docenti della scuola avranno un aumento anche in base all'anzianità e per professori con oltre 35 anni di servizio l’aumento è di 42,30 euro in più, mentre per un docente delle primarie è di 38,17 euro e per assistente amministrativo con pochi anni di servizio di 22,89 euro.

Per i lavoratori della sanità, gli aumenti si attestano sui 52 euro circa sia per dirigenti medici che per altri ruoli dirigenziali, mentre per gli impiegati di fascia A l’aumento è di 22,66 euro, mentre per le forze dell'ordine, gli aumenti son molto variabili, per esempio, per un commissario capo della Polizia di Stato l’aumento sarà di di 34,46 euro, per un agente semplice di 24,10 euro, per un capitano dell’esercito di 34,46 euro, per un caporale maggiore e un agente semplice di 24,10 euro.

Quanto aumentano gli stipendi tra 800-4mila euro previsti Luglio con nuova quattordicesima

Un ulteriore aumento degli stipendi tra 800-4mila euro si avrà a luglio con il pagamento della quattordicesima mensilità, a chi spetta ovviamente perché non tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto ad avere la quattordicesima. Tutto dipende da quanto previsto da ogni singolo contratto nazionale di lavoro Ccnl.

Quest’anno la quattordicesima per tutti gli stipendi fino a circa 2.700 euro sarà più alto per effetto del ricalcolo del nuovo taglio cuneo fiscale deciso con la Manovra Finanziaria 2023 (non per quello ulteriore deciso con il nuovo Decreto Lavoro di maggio).

La quattordicesima di luglio sarà leggermente più alta per effetto del taglio del cuneo fiscale al 3% per redditi fino a 25mila euro e al 2% per redditi tra 25mila e 35mila euro, strutturale e che si applica anche sulle mensilità aggiuntive di tredicesima e quattordicesima.

Per fare un esempio di calcolo di aumento di uno stipendio a luglio con la quattordicesima, possiamo dire che si arriverà a poco più del doppio. Per chi prende uno stipendio di 1.200 euro, infatti, l’aumento rispetto allo stipendio sarà della ulteriore mensilità da pagare aumentata di circa 36 euro per effetto del taglio del cuneo fiscale.

Per chi prende uno stipendio di circa 2mila euro, l’aumento della quattordicesima di luglio quest’anno sarà di 40 euro, che diventano 48 per chi prende stipendi di 2.400 euro, 52 euro per chi prende stipendi da 2.600 euro. Nessun aumento previsto per le quattordicesime di lavoratori che percepiscono stipendi dai 2.700 euro in su.

Al via da luglio ulteriore aumento stipendi tra 800-4mila con nuovo taglio cuneo fiscale

Un ulteriore importante aumento atteso per gli stipendi a luglio è relativo al nuovo calcolo degli stipendi con il taglio del cuneo fiscale ulteriore deciso con l’approvazione del nuovo Decreto Lavoro del primo maggio. 

Con il nuovo Decreto, il governo Meloni ha, infatti, aumentato il taglio del cuneo fiscale di 4 punti percentuali, arrivando al 7% per chi percepisce redditi annui fino a 25mila euro, cioè per stipendi fino a 1.923 euro, e al 6% per chi percepisce redditi annui lordi tra 25mila e 35mila euro. 

Per effetto dell’ulteriore taglio del cuneo fiscale, per esempio, uno stipendio di mille euro, a luglio diventerà di 1.070, per chi prende uno stipendio di 1.500 euro, a luglio ci sarà un aumento di 105 euro, mentre l’aumento sarà di 112 euro per chi prende stipendi di 1.600 euro, di 96 euro per chi prende stipendi di 2.100 euro fino a 161 euro per chi prende stipendi di 2.692 euro.

Oltre tali importo non ci saranno nuovi aumenti di stipendi per effetto dell’ulteriore taglio del cuneo fiscale deciso dal governo con il Decreto Lavoro approvato ufficialmente.