Coronavirus, cassa integrazione speciale co.co.co
Scatta il sostegno per i lavoratori scoperti dalla cassa integrazione. Quella in deroga viene estesa per garantire l'inclusione ai settori esclusi dagli ammortizzatori sociali.
Arrivano i provvedimenti a tutela dei lavoratori in seguito all'emergenza coronavirus che sta travolgendo il mondo dell'occupazione e l'economia italiana.
La strada scelta è di rendere la cassa integrazione quanto più universale possibile e dunque con accesso al maggior numero di categorie di lavoratori, compresi dipendenti piccole imprese collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.), lavoratori stagionali, precari.
Le novità da segnalare sono tre: il coinvolgimento di tutte le imprese, aziende e ditte, anche quelle quelle con meno di 5 dipendenti.
Quindi l'inclusione di ogni settore produttivo e non solo quelli che hanno immediatamente subito una battuta d'arresto, come il turismo, la ristorazione e il made in Italy. In fondo le ultime disposizione hanno portato alla "chiusura" di tutto il territorio nazionale ovvero alla dichiarazione di Italia protetta, senza differenze tra territori.
E proprio questa è la terza novità da segnalare della cassa integrazione speciale: può essere applicata in tutto il territorio nazionale. Vediamo allora nel dettaglio il funzionamento e dunque
Scatta il sostegno per i lavoratori scoperti dalla cassa integrazione. Quella in deroga viene estesa per garantire l'inclusione ai settori esclusi dagli ammortizzatori sociali, tra cui le aziende con meno di 5 dipendenti e garantisce il mantenimento dello stipendio fino all'80%.
Possono accedervi anche le imprese che hanno esaurito la cassa integrazione ordinaria o straordinaria. A differenza della procedura standard, è previsto un percorso burocratico semplificato per l'attivazione. A rafforzare questo provvedimento, c'è il fondo di integrazione salariale per coprire aziende con almeno 5 dipendenti.
Dal punto di vista normativo, durante il periodo di cassa integrazione il lavoratore mantiene l'obbligo di disponibilità. Anche se sospeso, resta alle dipendenze del datore di lavoro ed è tenuto a riprendere servizio anche prima della scadenza della sospensione programmata.
Ricordiamo quindi che lo svolgimento di un'attività di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato è incompatibile e non cumulabile con il trattamento di cassa integrazione.
Sono in realtà tutte da scoprire gli aiuti economici per le partite Iva ovvero gli stagionali, inclusi quelli del settore del turismo, gli autonomi e i lavoratori con un contratto a tempo determinato.
L'ipotesi è di introdurre un indennizzo una tantum di 500 euro a cominciare dagli iscritti alla gestione separata dell'Inps. Per questi lavoratori si prevede anche la sospensione dei versamenti previdenziali e assistenziali Palazzo Chigi sta adesso valutando l'impatto economico perché il sostegno sarà esteso a tutta l'Italia e di conseguenza l'impegno economico sarà molto alto.
L'obiettivo è assicurare un supporto anche a chi non è coperto dagli ammortizzatori.