Chi ci perde e chi guadagna con quattordicesima e stipendi di Luglio (e uno degli aumenti già previsti salterà)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Chi ci perde e chi guadagna con quattord

Come cambiano e aumentano gli stipendi dei lavoratori dipendenti a luglio: diverse novità al via ma anche delusioni

Chi ci perde e chi guadagna con quattordicesima e stipendi di Luglio (e uno degli aumenti già previsti salterà)? Aumentano gli stipendi a luglio con ricalcolo dell’ulteriore taglio del cuneo fiscale e pagamento della quattordicesima mensili, ma si tratta di aumenti che non spetteranno a tutti. Vediamo perché.

  • Chi ci perde e chi guadagna con quattordicesima e stipendi a luglio
  • Salta uno degli aumenti per gli stipendi già previsti

Chi ci perde e chi guadagna con quattordicesima e stipendi a luglio

Cambiano gli stipendi a luglio con il debutto del nuovo taglio del cuneo fiscale approvato con il Decreto Lavoro 2023 di maggio. Il governo ha, infatti, aumentato il taglio del cuneo fiscale di 4 punti percentuali, portandolo dal 3% al 7% per chi percepisce redditi annui fino a 25mila euro, cioè per stipendi fino a 1.923 euro, e dal 2% al 6% per chi percepisce redditi annui lordi tra 25mila e 35mila euro. 

Con il ricalcolo degli stipendi con nuovo taglio del cuneo fiscale, aumentano gli stipendi netti e, per esempio, uno stipendio di mille euro, a luglio diventerà di 1.070, per chi prende uno stipendio di 1.500 euro, a luglio ci sarà un aumento di 105 euro, mentre l’aumento sarà di 112 euro per chi prende stipendi di 1.600 euro, di 96 euro per chi prende stipendi di 2.100 euro fino a 161 euro per chi prende stipendi di 2.692 euro.

Il ricalcolo degli stipendi con nuovo taglio del cuneo fiscale non sarà, però, per tutti. Non tutti i lavoratori dipendenti potranno, infatti, ricevere aumenti degli stipendi perchè l’ulteriore taglio del cuneo fiscale si applica solo ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro annui, cioè per chi prende stipendi fino a 2.692 euro. Oltre tale importo non si riceverà alcun nuovo aumento a luglio per cui nonostante il nuovo taglio del cuneo fiscale, a luglio ci perdono i lavoratori con redditi più alti di 35mila euro annui.

Molti lavoratori a luglio riceveranno aumenti degli stipendi con il pagamento della quattordicesima mensilità, che raddoppia più o meno la normale retribuzione che si percepisce, e quest’anno anche la quattordicesima sarà più alta per effetto del ricalcolo del taglio cuneo fiscale, non però come quello che si applica agli stipendi del 7% e del 6% ma con quello deciso con la Manovra Finanziaria 2023 al 3% per redditi fino a 25mila euro e al 2% per redditi tra 25mila e 35mila euro.

Anche nel caso di aumento della quattordicesima degli stipendi ci sono lavoratori chi ci perdono. Se è vero, infatti, che tra nuovo taglio del cuneo fiscale applicato agli stipendi e precedente taglio del cuneo fiscale applicato alla quattordicesima moltissimi lavoratori riceveranno a luglio importanti aumenti degli stipendi, oltre il doppio, è anche vero che ci sono lavoratori dipendenti che non hanno diritto a percepire la quattordicesima perché non tutti i Ccnl prevedono tale retribuzione aggiuntiva.

Inoltre, chi percepisce redditi superiori ai 35mila euro non ha diritto non solo al ricalcolo degli stipendi con ulteriore taglio del cuneo fiscale al 7% ma anche al ricalcolo della quattordicesima con taglio del cuneo fiscale 2023 al 3% e al 2%.

Salta uno degli aumenti degli stipendi già previsti

Nel frattempo, secondo quanto riportano le ultime indiscrezioni, salta a luglio l’aumento degli stipendi per i rimborsi 730 2023. Generalmente, i rimborsi per il 730 2023 per lavoratori dipendenti avvengono il mese dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi, per cui:

  • se il modello 730 viene presentato entro il 31 maggio, il rimborso viene effettuato nel mese di giugno;
  • se il modello 730 viene presentato entro il 30 giugno, il rimborso viene effettuato nel mese di luglio;
  • se il modello 730 viene presentato entro il 31 luglio, il rimborso viene effettuato nel mese di agosto;
  • se il modello 730 viene presentato ad agosto, il rimborso viene effettuato nel mese di settembre;
  • se il modello 730 viene presentato entro il 2 ottobre, il rimborso viene effettuato nel mese nel mese di ottobre.
Se non si ha un sostituto d’imposta, il rimborso 730 viene accreditato direttamente su un conto corrente, ma in tal caso i tempi si allungano e possono arrivare anche a 4-6 mesi, quindi decisamente oltre l’estate. 

Tuttavia, i tempi appena riportati potrebbero slittare, soprattutto per chi attende rimborsi a giugno, luglio e agosto, considerando che proprio i mesi di giugno e luglio sono quelli in cui si fa maggiormente la dichiarazione dei redditi, sia presso Caf che presso commercialisti, per cui è facile che ci siano ritardi sia per la trasmissione di molte dichiarazione dei redditi e sia per l'elaborazione dei dati, passaggi che ritardano il pagamento dei rimborsi.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che i rimborsi ritarderanno anche per tutti colorro che saranno soggetti a  controlli preventivi sul 730 che scattano, per legge, al verificarsi delle seguenti condizioni:

  • se si modifica la dichiarazione precompilata rispetto a quanto già direttamente predisposto dal Fisco;
  • se le modifiche presentano elementi di incoerenza;
  • se le dichiarazioni dei redditi vengono presentate a Caf o professionisti abilitati;
  • se le modifiche incidono sul reddito o sull’imposta derivante dalla dichiarazione.
Come previsto dalle leggi in vigore, se scattano i controlli preventivi sulla dichiarazione dei redditi con 730, slittano anche i rimborsi anche fino a sei mesi dopo dal momento di presentazione del modello 730.