Quali sono le modifiche al via che si preparano a cambiare gli stipendi degli operai generici e di quanto: tutte le novità possibili e chiarimenti
Come cambia lo stipendio tra 700-2mila euro e le condizioni di lavoro di un operaio generico con le 3 modifiche al via? Lo stipendio medio di un operaio generico si attesta sui circa 14mila euro lordi all'anno, considerando che a inizio carriera percepiscono generalmente uno stipendio di circa 12mila euro lordi all'anno, che possono salire fino a 18mila euro circa per gli operai generici che maturano più anni di lavoro.
Si tratta di stipendi che possono aumentare fino a 2mila euro al mese se si tratta di operai generici che fanno turni di notte o percepiscono specifiche indennità previste da relativo Ccnl. Vediamo quali sono le modifiche che si preparano a cambiare gli stipendi degli operai generici.
Partendo dalla revisione delle aliquote Irpef, il governo vuole ridurle da quattro a tre. Le quattro aliquote Irpef attualmente in vigore sono le seguenti:
Altra ipotesi di revisione Irpef al vaglio del governo prevede le seguenti nuove aliquote:
Altra modifica contenuta nella riforma fiscale che potrebbe cambiare gli stipendi di operai generici che percepiscono stipendi più bassi, sui 700 euro, potrebbe essere una revisione della no tax area. Al momento, infatti, la no tax area è fissata a 8.500 euro per pensionati e a 8.174 euro per i lavoratori e l’obiettivo del governo è portarla sugli 8.500 euro per tutti.
Infine, possono cambiare gli stipendi tra 700-2mila euro per gli operai generai con il nuovo riordino delle detrazioni contenuto nella nuova riforma del fisco. Al momento si ipotizza uno schema di detrazioni possibili in percentuali diverse e per differenti fasce di reddito che sono:
Anche la nuova riforma del lavoro che il governo si prepara a presentare la fine di questo mese di marzo avrà impatto sulle condizioni di lavoro per gli operai generici. In tal caso, più che avere impatto sugli stipendi lo avrà su modalità e condizioni di lavoro, appunto.
In particolare, la bozza del nuovo decreto Lavoro prevede novità per i contratti di lavoro a tempo determinato, con cancellazione delle causali da inserire fino a 24 mesi e possibilità di prorogare i contratti a tempo determinato di ulteriori 12 mesi, per una durata complessiva di 36 mesi (pari a 3 anni) e non più di 24 mesi.
E’ prevista anche una tassazione ridotta su premi di produzione, straordinari e indennità per aziende e datori di lavoro virtuosi che assumono (soprattutto disoccupati, donne e over 50) e aumentano la produttività. Ma non solo: stando a quanto riportano le ultime notizie, la riforma del lavoro potrebbe prevedere anche aumenti per stipendi tra 700-2mila euro per operai generici con l’istituzione di un altro bonus
Si tratta di un nuovo bonus sarebbe il bonus per la formazione, proposto dal ministro della P.A., Paolo Zangrillo, che consiste in un premio legato ai corsi di formazione per i lavoratori dipendenti, che servirà ad aumentare la valutazione individuale dei lavoratori, con riconoscimento di premi. Resta, però, ancora da capire di quale importo sarà il bonus formazione e quanto effettivamente contribuirà ad aumentare gli stipendi mensili tra 700-2mila euro degli operai generici e dei lavoratori in generale.
Altra modifica in arrivo che contribuirà a cambiare gli stipendi tra 700-2mila euro di un operaio generico è relativa al rinnovo dei contratti nazionali Ccnl ancora in discussione, molti dei quali comprendono l’inquadramento per operai generici, come il Ccnl metalmeccanici recentemente rinnovato e che comprende diverse categorie di operai generici.
In questo caso, gli stipendi degli operai generici cambiano per effetto degli aumenti tabellari stabiliti che interessano tutti i lavoratori inquadrati con un determinato Ccnl.