Come cambiano Naspi e Dis-Col a brevissimo in riforma lavoro accanto modifiche da poco in vigore

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Come cambiano Naspi e Dis-Col a brevissi

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Quali sono le modifiche a Naspi e Dis-Coll per la disoccupazione che potrebbero arrivare con nuova riforma del lavoro 2023

Come cambiano la Naspi e la Dis-Col in riforma lavoro accanto alle modifiche già avvenute? Anche le indennità di disoccupazione NAsoi e Dis-Coll sono tra le misure che potrebbero essere modificate dalla prossima riforma del lavoro, provvedimento che il governo ha annunciato di presentare tra circa due settimane.

  • Quali sono le novità attese per Naspi e Dis-Coll con nuova riforma lavoro
  • Le modifiche già avvenute per indennità Naspi e Dis-Coll

Quali sono le novità attese per Naspi e Dis-Coll con nuova riforma lavoro

La Naspi è l’indennità di disoccupazione in vigore che può essere richiesta da lavoratori privati dipendenti a tempo indeterminato o determinato, lavoratori dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni, chi ha un contratto di apprendistato, soci lavoratori di coop che hanno allo stesso tempo un rapporto di lavoro subordinato con la stessa realtà, personale artistico con rapporto lavorativo di tipo subordinato.

Per poter presentare domanda direttamente all’Inps per avere la Naspi è necessario essere in totale stato di disoccupazione involontaria, cioè essere stato licenziato o essere rimasti senza lavoro per dimissioni per giusta causa, e aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti il licenziamento e l’inizio del periodo disoccupazione, aver svolto almeno 30 giornate lavorative effettive prestate nei 12 mesi precedenti e presentare la DID, dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, al centro per l’impiego e aderire a programmi di ricerca attiva di un nuovo lavoro o iscriversi a corsi di formazione o specializzazione professionale.


La Dis Coll è l’indennità di disoccupazione che spetta, a lavoratori con collaborazioni continuative, collaboratori a progetto, assegnisti, dottorandi di ricerca con borsa di studio e lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata Inps, e per cui sono previste regole specifiche anche relativamente al calcolo dell’importo dell’indennità da erogare.

Per ottenere la Dis Coll bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • aver maturato almeno un mese, e non più tre mesi, di contributi tra il primo gennaio dell'anno solare precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro e fino al giorno di disoccupazione;
  • non essere titolare di pensione o assicurato presso altre forme pensionistiche obbligatorie;
  • iscriversi ai Centri per l’impiego.
La Dis Coll viene erogata per un massimo di sei mesi.

Tra le principali misure attese con la nuova riforma del lavoro c’è la revisione della indennità di disoccupazione Naspi, con modifiche che dovrebbero interessare la durata dell’indennità.

Come previsto dalle attuali leggi in vigore, la Naspi viene riconosciuta ai lavoratori in totale stato di disoccupazione involontaria per un massimo di 24 mesi e il disoccupato percepisce l’indennità per la metà delle settimane lavorate nel quadriennio precedente e matura il 50% delle giornate di lavoro effettuate come giornate indennizzabili da Naspi e si potrebbe ridurre tale percentuale al 40% o al 30%, in ogni caso inferiore al 50%.

Nessuna modifica dovrebbe, invece, interessare al momento la Dis-Coll anche se, considerando l'intenzione di ridurre la durata della Naspi, molto probabilmente anche la durata della Dis-Coll sarà ridotta.

Le modifiche già avvenute per indennità Naspi e Dis-Coll

Le principali modifiche già avvenute per le indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll riguardano essenzialmente la rivalutazione degli importi per l’anno 2023. Anche tali indennità di disoccupazione sono, infatti, soggette a rivalutazione.

Stando a quanto stabilito dalle ultime novità, l'importo massimo mensile della Naspi per il 2023 è pari a 1.352,19 euro e la retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione è pari a 1.470,99 euro nel 2023. Per quanto riguarda la Dis-Coll, l'importo massimo mensile per il 2023 è di 1.352,19 euro.

Stando, infatti, a quanto previsto dalle leggi in vigore, i massimali Naspi devono essere soggetti a rivalutazione annua, quest’anno al 7,3%, significa, dunque, aumentare l’importo massimo della Naspi, che sale a 1.470,99 euro, e aumentare a 1.352,19 euro la soglia entro cui la Naspi spetta al 75%.  Anche l’importo massimo per la Dis-Coll è aumentato a 1.470,99 euro al mese per effetto della rivalutazione 2023.

Ulteriori modifiche già al via per la Naspi sono state rese note da una recente circolare Inps che ha fornito chiarimenti sulle modalità di accesso all'indennità di disoccupazione nel caso di dimissioni per giusta causa. Come sottolineato dall’Inps, le dimissioni per giusta causa decorrono dalla data di apertura della liquidazione giudiziale ed è quindi retroattiva rispetto a quando vengono rassegnate. 

Ciò significa che la domanda di Naspi deve essere presentata nel termine di decadenza di 68 giorni a partire dalla data di cessazione del rapporto di lavoro

Nel caso di dimissioni per giusta causa presentate a seguito di sentenza, per permettere al lavoratore che si dimette nel periodo di sospensione di poter presentare la domanda di Naspi, il termine di 68 giorni per la presentazione della domanda decorre dalla data in cui il lavoratore rassegna le proprie dimissioni e non dalla data della cessazione del rapporto di lavoro. Pena la decadenza, per il mancato rispetto del termine temporale.