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Come potrebbe cambiare il concorso della scuola per docenti tra nuove regole e nuovi requisiti: ecco le novità al vaglio
Qual è il piano per cambiare i concorsi per docenti e assunzione precari nel 2023 del Ministro Valditara? Il nuovo ministro dell’Istruzione Valditara si prepara a cambiare le modalità di svolgimento di concorso della scuola e reclutamento di docenti, sia per migliorare le procedure concorsuali attuali e sia per risolvere il grande problema delle assunzioni dei precari. Vediamo cosa potrebbe cambiare per i concorsi per i docenti della scuola.
Il piano per cambiare i concorsi per docenti e per stabilizzare i precari nel 2023 del nuovo ministro Valditara prende, in realtà, le mosse dal lavoro iniziato dal suo predecessore Bianchi. Le novità per i concorsi dovrebbero riguardare prove concorsuali e modalità di svolgimento.
In particolare, la legge 79/22 per la riforma di reclutamento insegnanti prevede concorsi banditi ogni anno e il sostenimento di una prova scritta con più quesiti a risposta aperta al posto delle prove a crocette per i concorsi banditi a decorrere dalla data di entrata in vigore della nuova legge per accertare conoscenze e competenze del candidato su:
Passando alla prova orale, sarà svolta per accertano non solo le conoscenze disciplinari, ma anche le competenze didattiche e le capacità e l’attitudine all’insegnamento anche attraverso un test specifico. Inoltre, la partecipazione ai nuovi concorsi sarà, inoltre, riservata a coloro che superino una prova preselettiva.
Per le assunzioni di vincitori di concorso e precari, è previsto lo scorrimento della graduatoria per la scuola secondaria con gli idonei che hanno superato le prove previste ma che non sono rientrati direttamente tra i vincitori del bando per le assunzioni.
Stando a quanto riportano le ultime notizie, cambiano dal prossimo anno anche i requisiti per accedere al concorso della scuola per docenti. In particolare, i requisiti di partecipazione al concorso per la scuola secondaria di primo e secondo grado sono:
Per quanto riguarda il requisito dei tre anni scolastici di servizio anche non continuativi, svolti entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione al concorso, nei cinque anni precedenti nelle scuole statali, uno dei tre anni deve essere svolto nella specifica classe di concorso per cui si partecipa al concorso.
Fino al 31 dicembre 2024, possono partecipare al concorso per i posti comuni anche i docenti in possesso di ulteriori requisiti oltre quelli già riportati e che sono:
Precisiamo che per raggiungere i 60 CFU valgono anche i 24 CFU/CFA già conseguiti richiesti per l’accesso al concorso della scuola secondo le regole attualmente vigenti.
Acquisiti i crediti necessari e superate le prove di concorso, i candidati interessati conseguono l’abilitazione all’insegnamento, vengono assunti a tempo indeterminato e devono svolgere il periodo annuale di prova in servizio e solo se tale periodo di prova viene superato, allora si passa alla definitiva immissione in ruolo.