Accordo con la banca per cassa integrazione
Abi, sindacati e imprese che hanno raggiunto un accordo per consentire ai lavoratori di percepire un anticipo fino a 1.400 euro dell'importo da ricevere. Tutti i dettagli.
Prima ci hanno pensato governo e Inps ad allargare al maggior numero di aziende la possibilità di accedere alla cassa integrazione e allo stesso tempo a ridurre i tempi di erogazione dell'assegno.
Poi è stato il turno di Abi, sindacati e imprese che hanno raggiunto un accordo per consentire ai lavoratori di percepire un anticipo fino a 1.400 euro dell'importo da ricevere.
E il tutto mentre il prossimo decreto allargherà ulteriormente le maglie per accedere a una delle differenti forme di integrazione salariale previste in questo complesso periodo di emergenza da coronavirus.
Si tratta della Cassa integrazione guadagni in deroga gestita dalle singole Regioni e pagata dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.
Quindi dell'assegno ordinario dei Fondi di solidarietà bilaterale dall'Inps attraverso i Fondi interessati. E infine della Cassa integrazione guadagni ordinaria e del Fondo di integrazione salariale direttamente dall'Inps.
Scopriamo quindi tutto sulla possibilità di accedere all'anticipo della cassa integrazione e come procedere la propria banca:
L'intesa raggiunta tra le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle imprese e l'Associazione bancaria italiana consente ai lavoratori di incassare subito fino a 1.400 euro di cassa integrazione, senza attendere l'erogazione dell'assegno da parte dell'Inps, i cui tempi sono stati comunque ridotti tenendo conto delle esigenze in queste settimane di paralisi delle attività lavorative.
Condizione preliminare per sfruttare questa possibilità è l'adesione della propria banca al meccanismo messo in piedi dalle parti coinvolte.
Dopo averlo verificato e in caso di riscontro positivo è necessario formulare richiesta di persona recandosi al proprio istituto di credito oppure per via telematica. In entrambi i casi, le operazioni richieste sono le medesime e prevede quattro passaggi:
Sulla base del primo decreto e in attesa di quello che sarà pubblicato ad aprile, la domanda di cassa integrazione può essere presentata per periodi tra il 23 febbraio e il 31 agosto 2020 e per una durata massima di 9 settimane, utilizzando la nuova causale Covid-19 nazionale.
Le imprese non sono chiamate a indicare alcuna prova sulla ripresa dell'attività lavorativa o sull'impossibilità di proseguire l'attività e non deve dunque elaborare alcuna relazione tecnica, come avverrebbe nei casi di non emergenza, ma è chiamata a redigere solo la lista dei lavoratori beneficiari di questa misura.