Come funziona bonus 600 euro Marzo coronavirus
Domande per avere il bonus da 600 euro per il mese di marzo 2020 a partire da fine mese: come fare e chi può averlo e chi no
Il Decreto Cura Italia ha stabilito l’erogazione di una serie di bonus a favore di famiglia, lavoratori e imprese per fronteggiare l’emergenza coronavirus che sta fortemente colpendo il nostro Paese. Tra questi figura il bonus da 600 euro per lavoratori autonomi e titolari di Partita Iva. Vediamo come funziona il bonus da 600 euro per partite iva Marzo 2020.
Il bonus da 600 euro per Partite Iva è una delle misure contenute nel Decreto Cura Italia a sostegno dei lavoratori autonomi che stanno fortemente risentendo dell’emergenza coronavirus. Il bonus da 600 euro, come la quasi totalità delle misure in campo, deve essere richiesto direttamente all’Inps tramite procedura online accedendo direttamente alla procedura dedicata.
Le domande per la richiesta del bonus da 600 euro per il mese di marzo 2020 si possono presentare a partire dalla fine di questo mese di marzo e si attendono ancora dall’Inps informazioni e chiarimenti dettagliati su procedura e tempi. Non ci sarà, come si era inizialmente ipotizzato, un click day per la presentazione delle domande per avere il bonus di 600 euro.
Una volta inviata correttamente la richiesta, l’Inps provvedere all’erogazione del dovuto pagamento direttamente sul conto corrente del beneficiario che al momento della compilazione delle domanda deve inserire il suo codice Iban. Stando a quanto riportano le ultime notizie, il bonus dovrebbe essere prorogato anche per il prossimo mese di aprile 2020.
Come precisato dal provvedimento preso per emergenza coronavirus possono presentare domanda per avere il bonus da 600 euro per il mese di marzo 2020 diverse categorie di lavoratori autonomi e con partita Iva che, in particolare, sono:
Pur essendo stato pensato per lavoratori con partita Iva, che sono sempre i più penalizzati per quanto riguarda tutele e garanzie, il bonus da 600 euro non spetta in realtà a tutti i liberi professionisti o autonomi con Partita Iva ma solo a coloro che sono iscritti ad una gestione Inps.
Ne restano esclusi tutti i lavoratori autonomi e liberi professionisti iscritti agli ordini professionali, come avvocati, commercialisti, giornalisti, medici e altri iscritti alle proprie Casse private professionali.