Come funziona il nuovo reddito di emergenza per coronavirus

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Come funziona il nuovo reddito di emerge

Le maggiori difficoltà sono a carico di chi ha perso il lavoro, colf e badanti, precari e stagionali e, più in generale, chi svolge lavori saltuari e non ha ricavi.

L'obiettivo dichiarato è non lasciare nessuno ai margini perché a oggi, sulla base dei decreti sin qui approvati, ci sono alcune categorie escluse e che mettono in discussione la tenuta sociale di un Paese bloccato dal coronavirus.

Iniziano a diventare numerose le segnalazioni delle proteste di chi inizia a essere economicamente in difficoltà per assenza di liquidità.

Non ci riferiamo ai lavoratori dipendenti per cui sono previsti strumento di sostegno al reddito come la cassa integrazione e né ai lavoratori autonomi che possono contare sul bonus una tantum di 600 euro.

Le maggiori difficoltà sono adesso a carico di chi ha perso il lavoro per scadenza di contratto e ha poche possibilità di trovare una nuova occupazione, ma anche colf e badanti, precari e stagionali e, più in generale, chi svolge lavori saltuari ovvero coloro che hanno ottenuto ricavi sconosciuti al fisco.

Non vogliamo esprimere valutazioni, ma semplicemente far notare che con il nuovo reddito di emergenza per coronavirus, l'esecutivo punta a garantire un aiuto a tutti. Vediamo quindi

  • Coronavirus, come funziona reddito di emergenza
  • Reddito di emergenza prossimo aiuto economico

Coronavirus, come funziona reddito di emergenza

Il primo nodo da sciogliere per capire come funziona questo strumento riguarda proprio i destinatari del reddito di emergenza. È previsto per tutte quelle famiglie che non rientrano nella platea del reddito di cittadinanza e né per nei vari aiuti economici predisposti dal governo per le varie fasce di lavoratori.

A essere interessante è dunque l'area grigia del Paese, quella cioè che è solitamente alle prese con lavori saltuari di cui l'Agenzia delle entrate non è a conoscenza e che si trovano in una situazione crescente di emergenza economica.

L'altro fondamentale aspetto da chiarire riguarda l'ammontare della somma da erogare perché dovrebbe essere inferiore sia rispetto alla cifra massima del reddito di cittadinanza ovvero 780 euro e sia all'indennità riconosciuta alle partite Iva dell'Inps e di altre casse previdenziali private ovvero 600 euro per il mese di marzo e, probabilmente 800 euro per quello di aprile.

L'importo che tecnici e politici del Ministero dell'Economia stanno valutando è tra 400 e 500 euro, da concedere per uno o due mesi in base alla durata del periodo di emergenza.

Reddito di emergenza prossimo aiuto economico

Il quadro è dunque in fase di costruzione, ma secondo il governo è evidente come esista una parte del Paese che si trova completamente esposta alla alla crisi sanitaria, senza più un'entrata economica e priva delle coperture approvate con i differenti decreti governativi.

C'è quindi un altro aspetto fondamentale da comprendere: il reddito d'emergenza non sarà comunque concesso a tutti senza distinzioni, ma saranno introdotte condizioni ben precise, come il livello di reddito, rispetto a cui si potrebbe fare riferimento all'Isee, e l'aver svolto, anche per un breve periodo, un'attività lavorativa con il versamento di un minimo di contributi previdenziale.

Da verificare se sarà richiesta anche la dimostrazione di aver subito un calo del reddito per via delle conseguenze dell'emergenza coronavirus.