Chi sono i medici a gettone, come lavorano e quanto guadagnano: impiego e rischi dei medici a gettone e chiarimenti
Chi sono e quanto guadagnano i medici a gettone? L’emergenza Covid ha fatto emergere diversi grossi problemi sanitari del nostro Paese, a partire o compresa la mancanza di medici. E proprio da momento della pandemia in poi si è particolarmente diffuso il lavoro dei cosiddetti medici a gettone. Cerchiamo di seguito di capire chi sono i medici a gettone e perché guadagnano migliaia di euro per poche ore di lavoro a discapito di malati e Stato.
I medici a gettone sono spesso medici giovanissimi, senza esperienza e senza specializzazione, ma iscritti all'Ordine dei medici, che, dunque, lavorano per una cooperativa e che vengono pagati per il turno che svolgono e di solito impiegati in ospedale durante i turni di notte dalle 8 di sera alle 8 di mattina, il sabato e la domenica e nei giorni di festa, occupandosi soprattutto delle urgenze, come parti, bambini con problemi di salute ma principalmente Pronto soccorso..
I medici a gettone vengono contattati dalle cooperative quando un ospedale è in difficoltà a coprire i turni, per cui fa una gara d’appalto per scegliere una cooperativa a cui invia di volta in volta i turni scoperti.
Dal canto suo, la cooperativa raccoglie le disponibilità dei propri medici con annunci sul proprio sito, ma anche tramite social, e invia il medico richiesto e disponibile nell’ospedale che ne ha bisogno. Per alcuni fare il medico in questo modo sminuisce tale professione, per altri, invece, molti dei quali lo svolgono, è un modo per svolgere il proprio lavoro senza ‘oppressione’ ospedaliera costante e guadagnando bene.
I medici a gettone, nonostante ‘altalenanti’ e precari, arrivano a guadagnare migliaia di euro al mese, anche più di un normale stipendio di un medico ospedaliero.
Per esempio, per un solo turno di lavoro i medici a gettone guadagnano anche più di 1.000 euro, fino a 3.600 euro per 48 ore di lavoro in caso di turni accorpati.
Per fare un confronto tra medico ospedaliero assunto e medico a gettone, se il medico ospedaliero con contratto di lavoro da 38 ore a settimana, ha l’obbligo di 11 ore di riposo tra un turno e l'altro, un turno di notte e una reperibilità a settimana, in realtà quasi mai rispettate, per una retribuzione a inizio carriera di circa 5mila euro (su 12 mesi) e 60 mila euro all'anno per arrivare agli oltre 110mila-120mila euro annui di un provato, il medico a gettone è un libero professionista che lavora su turni di 12 ore e ha una retribuzione variabile a seconda del motivo per cui è stato chiamato e che è di:
Se un medico a gettone accumula 7-8 gettoni percepisce lo stesso stipendio di un medico ospedaliero con più di 15 anni di anzianità e si sale a stipendi elevati, quasi come di un primario, se si accumulano 9-10 gettoni.
C’è da considerare che i medici a gettone generalmente fanno anche più di 20 turni al mese, che si traducono in guadagni esorbitanti di migliaia di euro solo per poche ore e sempre a discapito dei malati, che devono avere la fortuna di ricevere cure da un medico a gettone bravo nonostante la giovane età o l’esperienza o la disponibilità, e non possono sempre avere oggi un medico di riferimento considerando che i medici a gettone cambiano sempre ospedale, e dello Stato che ‘spreca’ soldi.
I medici a gettone sono rischiosi soprattutto per i malati. C’è il rischio di ritrovarsi in mani di chi non ha tanta esperienza e capacità, soprattutto di fronteggiare urgenze in Pronto soccorso non ne ha.
Di solito, un medico che viene assunto in un Pronto soccorso deve avere superato un concorso pubblico, la cui partecipazione è vincolata al possesso di molti requisiti dopo la laurea, come la specializzazione in Pronto soccorso e Terapia d’urgenza, Medicina d’urgenza o titoli equipollenti e ci sono una prova scritta, una orale e una pratica da superare prima di poter esser un medico che può lavorare in Pronto soccorso.
La scelta del medico a gettone, invece, avviene a discrezione della cooperativa senza alcuna regola e possono esserci cooperative serie ed effettivamente selettive che scelgono professionisti e altre che reclutano medici in maniera istantanea.