Contratti stagionali 2023, pesante intervento su regole e stipendi da parte Ue in favore lavoratori

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Condizioni di lavoro e stipendi degli stagionali devono essere migliorati per protezione dallo sfruttamento: l’Ue apre nuova procedura di infrazione contro l’Italia

Cosa prevedono le nuove regole per gli stipendi dei contratti stagionali 2023 da parte dell’Ue in favore dei lavoratori? Le condizioni di lavoro ma soprattutto retributive dei lavoratori stagionali sono da sempre molto discusse e discutibili: si parla, infatti, di orari di lavoro sempre molto stringenti e fronte di stipendi decisamente bassi e in molti casi di arriva a parlare di sfruttamento del lavoro, soprattutto in riferimento ai lavoratori ‘estivi’ di stabilimenti balneari, ristoranti e villaggi turistici. 

Ora è intervenuta l’Ue in tal senso, richiamando l’Italia e aprendo una nuova procedura di infrazione nei suoi confronti e con nuove regole da rispettare per i contratti stagionali. Vediamo di cosa si tratta.

  • Contratti stagionali 2023 nuove regole su stipendi da parte di Ue
  • Contratto stagionali e stipendi bassi in Italia le recenti sentenze

Contratti stagionali 2023 nuove regole su stipendi da parte di Ue

Stando a quanto riportano le ultime notizie, l'Ue avrebbe avviato una nuova procedura di infrazione nei confronti dell'Italia, e di altri 9 Paesi, per non aver recepito completamente la direttiva comunitaria sui lavoratori stagionali per garantire loro condizioni di vita e di lavoro dignitose. L’Italia sarebbe, però, nel mirino dell’Ue anche per l’abuso dei contratti a tempo determinato e per le condizioni di lavoro discriminatorie nel settore pubblico.

Secondo l’Ue, l’Italia dovrebbe prevenire l’abuso e lo sfruttamento dei lavoratori stagionali con la definizione di stipendi e norme eque e trasparenti e condizioni di vita e di lavoro dignitose, che proteggano gli impiegati con contratto stagionali dallo sfruttamento.

Ora l’Italia, insieme agli Stati membri interessati, che sono Grecia, Lussemburgo, Belgio, Bulgaria, Estonia, Cipro, Lettonia e Lituania, hanno 2 mesi di tempo  per rispondere alle argomentazioni della Commissione Ue, altrimenti Bruxelles avrà facoltà di inviare un parere motivato.

Contratto stagionali e stipendi bassi in Italia le recenti sentenze

Il caso degli stipendi dei contratti stagionali 2023 non è altro che un tipico esempio di casi di stipendi bassi in Italia ma non è l’unico, tanto che ad esprimersi sulla legittimità degli stipendi da riconoscere ai lavoratori il diritto ad essere retribuiti dignitosamente è intervenuto recentemente il Tribunale di Milano sulla scia di quanto già in realtà previsto dalla nostra Costituzione.

Una recente sentenza del Tribunale di Milano, che potrebbe diventare legge come altre diverse sentenze ma che sicuramente può fare giurisprudenza perché giuridicamente valida, ha ritenuto che uno stipendio orario inferiore a 4 euro viola i principi costituzionali, in riferimento ad un caso denunciato da una dipendente di un istituto di vigilanza che percepiva una retribuzione di 3,96 euro all’ora. 

Il Tribunale ha disposto l’immediato aumento dello stipendio per la lavoratrice, ritenendo che la paga oraria prevista viola il diritto di ricevere uno stipendio adeguato e tutelato dalla Costituzione, pur non esistendo nel nostro Paese un salario minimo, cioè una somma oraria da corrispondere ai lavoratori sotto la quale non si potrebbe andare.