Covid e post covid riconosciuti malattia professionale con nuova legge 2022-2023. Cosa cambia

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Covid e post covid riconosciuti malattia

Malattia professionale, c'è anche il Covid

Una serie di benefici stanno per arrivare ai lavoratori con il riconoscimento del covid e, probabilmente, anche dei sintomi post covid come malattie pfofessionali.

Si tratta di una novità che può aprire scenari imprevisti nell'ambito del lavoro. Per ora il riconoscimento del Covid-19 come malattia professionale è una decisione della Unione europea, destinata però a essere recepita anche in Italia.

Il riconoscimento e l'indennizzo delle malattie professionali sono infatti di competenza nazionale con l'Inail a ricoprire un ruolo centrale. Cerchiamo allora di capire la portata di questa decisione ovvero:

  • Malattia professionale, c'è anche il Covid con nuova legge 2022-2023

  • Post Covid: le conseguenze saranno riconosciute come malattia professionale?

Malattia professionale, c'è anche il Covid con nuova legge 2022-2023

Sulla base di quanto stabilito a livello comunitario, il riconoscimento del Covid-19 come malattia professionale è previsto nei settori dell'assistenza socio-sanitaria e dell'assistenza a domicilio ovvero nei comparti con un rischio accertato di infezione.

A norma di legge si soffre di una malattia professionale riconosciuta dall'Inail quando viene certificata dal medico ovvero attesta la relazione tra patologia e attività lavorativa. Nel caso delle malattie professionali tabellate a valere è appunto il principio della presunzione del nesso tra patologia e attività.

Per dimostrare che il lavoratore soffre di una malattia professionale per via dell'esposizione a un'attività a rischio, così come da liste dell'Inail, occorre la sola certificazione rilasciata dal medico e non altre documentazioni sanitarie.

Dal punto di vista operativo, entro 15 giorni dal momento in cui si manifesta la patologia, il lavoratore deve comunicare al datore di averla contratta. Il datore deve quindi inviare all'Inail la denuncia entro i successivi 5 giorni. A cui allegare il certificato medico che deve specificare il domicilio del lavoratore, il luogo dove si trova ricoverato e soprattutto la relazione dei sintomi della malattia.

Come spiegato da Nicolas Schmit, commissario per il Lavoro e i diritti sociali, si tratta di un segnale politico forte per quanto riguarda il riconoscimento dell'impatto della Covid-19 sui lavoratori nonché del contributo fondamentale del personale socio-sanitario e degli altri lavoratori esposti ad un rischio maggiore di contrarre la malattia.

Sulla base di tale accordo, la Commissione aggiornerà la sua raccomandazione sulle malattie professionali al fine di promuovere il riconoscimento come malattia professionale da parte di tutti gli Stati membri, compresa l'Italia.

Post Covid: le conseguenze saranno riconosciute come malattia professionale?

Arrivati a questo punto, resta da capire se anche i sintomi post Covid saranno riconosciuti come malattia professionale. Il riconoscimento è fondamentale per fare scattare i diritti dei lavoratori.

Le tabelle Inail sono soggette a periodici aggiornamenti e distinguono tra differenti casi di patologie: malattie la cui origine lavorativa è possibile, malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità e malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità. Chi soffre di una malattia professionale può quindi accedere alle prestazioni da parte dell'Inail, purché ne faccia denuncia.