Depressione, quando è malattia e si può stare a casa dal lavoro. E durata

di Marianna Quatraro pubblicato il
Depressione, quando è malattia e si può

Spetta allo stesso medico a decidere se il lavoratore ha bisogno di un periodo di pausa per curarsi dalla malattia. Ecco la procedura da seguire.

Si tratta di un male subdolo perché è invisibile e non ci sono segnali fisici che dimostrano la sua presenza. Eppure la depressione è un male molto diffuso e le ripercussioni non sono solo sulla sfera privata, ma anche nell'ambito lavorativo.

E qui si entra su un terreno minato proprio perché il riconoscimento della depressione non è così scontato. Proprio questo è il primo passaggio da scoprire per sapere se e per quanto tempo il dipendente può assentarsi dal lavoro.

Certo è che, dati alla mano dell'Organizzazione mondiale della sanità, non solo la depressione è un male molto diffuso, ma il trend è costantemente in crescita con tutte le conseguenze che comporta anche sotto il profilo dell'economia e della produttività lavorativa.

La normativa 2019 prevede disposizioni ben precise per il lavoratore che soffre di depressione i termini di assegno di accompagnamento, permessi, invalidità e assenze per malattia. Vediamo quali sono i diritti.

Assenza sul lavoro e depressione malattia

Passaggio fondamentale per dichiararsi depresso è la certificazione medica. Perché si tratta di una malattia che mette in discussione la salute fisica e psichica, ma anche i rapporti sociali e familiari, e di conseguenza anche quelli lavorativi.

Ed è lo stesso medico a decidere se il lavoratore ha bisogno di un periodo di pausa per curarsi dalla malattia.

Anche le malattie mentali rientrano tra quelle per cui è possibile chiedere agevolazioni economiche e lavorative che variano in base alla percentuali riconosciuta in seguito alla visita davanti alla Commissione medica dell'Inps:

  • 100%: disturbo amnesico persistente indotto da sostanze
  • 100%: ritardo mentale grave e profondo
  • 100%: schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata
  • 100%: schizofrenia residuale
  • 100%: disturbo schizoaffettivo
  • 100%: depressione maggiore, episodio ricorrente
  • 100%: disturbo bipolare I
  • 75%: schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata
  • 75%: disturbi deliranti come paranoia, parafrenia, delirio condiviso, altri
  • 75%: schizofrenia residuale
  • 75%: disturbo bipolare II e disturbo bipolare Sai
  • 75%-100%: anoressia nervosa
  • 61%-80%: depressione maggiore, episodio ricorrente
  • 61%-80%: disturbo bipolare I
  • 61%-80%: ritardo mentale di media gravità

Depressione, quando e quanto si può stare a casa. Durata e motivi

È allora compito del medico stabilire se si soffre effettivamente di depressione, a che livello e come curarla. Ma anche stabilire la durata del periodo di assenza dal lavora in cui si può stare a casa e non si può essere licenziati.

Nel certificato medico, il camice bianco indicati i giorni di assenza giustificata con indennità di malattia - pari al 50% dal quarto al ventesimo giorno e al 66,66% dal 21esimo al 180esimo giorno - pagata dall'Inps dal quarto giorno in poi (i primi 3 sono a carico dell'azienda).

In ogni caso è obbligatorio per il dipendente dare comunicazione tempestiva al datore di lavoro con tanto di indicazione del numero di protocollo telematico del certificato medico.