Di quanto aumenta stipendio 900-2200 euro a Luglio, Settembre e nel 2023 con riforma fiscale

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Di quanto aumenta stipendio 900-2200 eur

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Per chi e quanto aumentano gli importi degli stipendi il prossimo mese di luglio e come cambiano ancora nel 2023 per ulteriori novità fiscali

Di quanto aumenta uno stipendio di 900-2200 euro a Luglio, Settembre e nel 2023 con riforma fiscale? Cambiano numeri e cifre delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti italiani a partire dal prossimo mese di luglio e per effetto di diverse novità.

Si tratta di cambiamenti che si tradurranno soprattutto in aumenti degli stipendi per lavoratori che rientrano in specifiche fasce di reddito. Vediamo allora come, perché e quanto aumentano gli stipendi a luglio, settembre e nel 2023.

  • Quanto aumenta stipendio di 900-2200 euro a Luglio 
  • Perché aumentano ancora gli stipendi a settembre
  • Come cambiano stipendi di 900-2200 euro nel 2023 con nuova riforma fiscale

Quanto aumenta stipendio di 900-2200 euro a Luglio 

Gli stipendi dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati, a luglio si preparano ad essere più ricchi: è tempo di quattordicesime ed è tempo di avere il bonus una tantum da 200 euro. Gli aumenti per chi percepisce tra 900-2.200 euro a luglio saranno diversi in base ai contratti Ccnl di assunzione.

Se, infatti, il bonus da 200 euro una tantum spetta a tutti i lavoratori con redditi entro i 35mila euro annui, per cui anche per chi percepisce fino a 2.200 euro al mese, prevedendo per tutti un aumento di 200 euro, appunti, la quattordicesima come mensilità aggiuntiva non è detto che spetti a tutti i lavoratori. Tutto dipende dal Ccnl di inquadramento.

Ci sono, infatti, contratti che prevedono il riconoscimento della quattordicesima come mensilità aggiuntiva a luglio, come il Ccnl Commercio, o il Ccnl Bancario, o il Ccnl Servizi ambientali, o Contratto trasporti e logistica, e ci sono Ccnl che non prevedono il pagamento della quattordicesima. 

Se si è assunti con un contratto che a luglio prevede la quattordicesima e si percepisce uno stipendio medio di 1.400-1.500 euro, in aggiunta al bonus di 200 euro, si ha un importo aggiuntivo di circa 1.600 euro oltre la mensilità spettante di 1.400 euro per un totale di 3mila euro a luglio. 

Ma non solo: gli stipendi di luglio aumenteranno anche per effetto del taglio del cuneo fiscale, considerando che raddoppia da 0,8 a 1,6% lo sgravio fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro annui.

Il raddoppio dello sgravio fiscale si tradurrebbe subito, già per il mese di luglio, in un importo decisamente minore delle tasse da pagare per i lavoratori con conseguenti aumenti di stipendi in busta paga. Secondo alcune stime, il taglio del cuneo fiscale dovrebbe portare aumenti di 200 euro. 

E poi aumentano gli stipendi di luglio ai lavoratori statali per effetto del rinnovo contrattuale che, tra le altre misure, ha previsto aumenti delle retribuzioni. Il nuovo contratto prevede, infatti, aumenti tra 63 euro mensili lordi per gli operatori della prima fascia e117 euro lordi mensili per i funzionari di grado più elevato, per aumenti medi di 105 euro lordi mensili.

Perché aumentano ancora gli stipendi a settembre

Gli aumenti degli stipendi tra 900-2.200 euro per effetto del taglio del cuneo fiscale ci saranno anche a settembre, garantendo ai lavoratori, come annunciato, in busta paga circa una mensilità a fine anno, e quando si pagheranno ancora meno tasse con ulteriori conseguenti aumenti in busta paga che si aggiungeranno a ulteriori rinnovi contrattuali le cui trattative attuali dopo l’estate saranno probabilmente chiuse.

Non solo contratto sanità, il cui rinnovo è stato già approvato con aumenti medi lordi di 90 euro al mese per i lavoratori del comparto, ma si attendono rinnovi contrattuali di altri Ccnl come della scuola, o degli assicurativi.  

Come cambiano stipendi di 900-2200 euro nel 2023 con nuova riforma fiscale

Gli stipendi di 900-2.200 euro cambiano ancora nel 2023, e ancora aumentando, per un ulteriore taglio cuneo fiscale previsto dalla riforma fiscale 2023.

Secondo quanto anticipato, il taglio del cuneo fiscale che entro la fine di quest’anno 2022 dovrebbe garantire aumenti fino ad una mensilità, poco più di 1.220 euro, dovrebbe valere anche per il prossimo anno, in maniera strutturale, per i lavoratori dipendenti con un reddito di 35 mila euro per tutta la vita lavorativa, per cui chi percepisce stipendi di 900-2200 euro nel 2023 potrà avere aumenti degli stipendi in maniera proporzionale al reddito.