Di quanto e come potrebbero aumentare stipendi nel 2023 con nuovo taglio cuneo fiscale

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Di quale importo potrebbero aumentare ancora gli stipendi nel 2023? Nuove proposte, ma anche alcuni silenzi

Dopo la riforma delle tasse che quest’anno ha portato alla revisione delle aliquote Irpef sui redditi e delle detrazioni, sia per redditi da lavoro e sia per redditi da pensione, interventi che hanno portato ad aumenti degli stipendi quest’anno, si guarda ora con curiosità alla prossima riforma fiscale 2023 in discussione e alla possibilità di ulteriori aumenti degli stipendi nel 2023 con nuovo taglio del cuneo fiscale. Vediamo se e di quanto potrebbe essere il nuovo aumento degli stipendi il prossimo anno con nuovo taglio del cuneo fiscale?

  • Nuovo taglio del cuneo fiscale per aumento stipendi 2023 la situazione 
  • Nuova proposta da Confindustria per taglio cuneo fiscale e ulteriore aumento stipendi 2023


Nuovo taglio del cuneo fiscale per aumento stipendi 2023 la situazione 

Solo qualche giorno fa l’Unione europea ha puntato il dito contro l’Italia, precisando che il debito pubblico è ormai arrivato a livelli elevati, il rapporto tra debito pubblico e Pil dell’Italia dovrebbe scendere al 143,5% nel 2024 e al 141,4% nel 2025 e ha chiesto interventi importanti al nostro Paese sul catasto, andando oltre la riforma su cui è stato già trovato accordo, e sia sul cuneo fiscale. 

Le tasse in Italia, nonostante riduzione dell’Irpef, continuano ad essere infatti troppo alte, incidendo particolarmente sulla vita quotidiana di lavoratori e pensionati e facendo, di conseguenza, perdere loro potere d’acquisto, il che si traduce di uno stallo dell’economia.

Per fare un esempio pratico di quanto il peso fiscale incida su stipendi e pensioni, basta pensare che, in generale, l’importo lordo di stipendi e pensioni risulta quasi il doppio del netto effettivamente pagato a lavoratori e pensionati e la ‘parte’ mancante risulta versata in tasse e contributi.  

Nuova proposta da Confindustria per taglio cuneo fiscale e ulteriore aumento stipendi 2023

Proprio Confindustria ha ribadito quanto il costo del lavoro sia molto alto e, in occasione dell'assemblea generale di Assolombarda, il presidente Carlo Bonomi, ha rilanciato sul taglio del cuneo fiscale proponendo un intervento di 16 miliardi per mettere in tasca agli italiani 1.223 euro.

Si tratta di una mensilità in più che varrebbe per chi ha un reddito di 35 mila euro per tutta la vita lavorativa. E’, però, una proposta che non ha trovato alcun effettivo riscontro né alcuna conferma a distanza di mesi dalla sua presentazione e nonostante, ad oggi, le raccomandazioni arrivate dall’Ue. 

Tra nuove proposte di aumenti e altrettanti silenzi da parte di partiti politici e governo, conferme e smentite, la situazione per un taglio del cuneo fiscale con conseguente aumento ulteriore degli stipendi il prossimo anno appare più che mai incerta.