Si lavora sullo sblocco degli stipendi degli statali secondo la tabella di marcia inizialmente fissata.
AGGIORNAMENTO Rinnovo contratti pubblici: L'attesa per il rinnovo dei contratti pubblici, tanto atteso dai docenti e dai lavoratori statali in generale insieme allo sblocco degli stipendi, sta arrivando agli sgoccioli. Con l'inizio del 2017, infatti, dovrebbero concretizzarsi le novità contenute nella Legeg di Bilancio. Per essere sempre aggiornati sulle ultime novità seguite questo articolo.
AGGIORNAMENTO: Siamo finalmente a Gennaio e molte delle promesse e delle attese per il rinnovo dei contratti e lo sblocco degli stipendi dei dipendenti pubblici, statali, docenti e insegnanti inizieranno finalmente a diventare realtà, o, comunque e muoversi in ambito legislativo con le definizioni richieste e ancora mancanti, comprese alcune condizioni, per diventare concreti a tutti gli effetti
Non sembrano esserci più ostacoli lungo il percorso che porterà al rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. A distanza di sette anni dall'ultimo scatto e dando seguito alla sentenza dell'Alta Corte che ha ordinato l'aumento degli stipendi per gli statali, il 2017 dovrebbe dunque essere l'anno del nuovo bonus in busta paga. Due sono appunto gli aspetti di cui tenere conto.
Il primo è l'importo aggiuntivo che mensilmente i dipendenti pubblici si troveranno in busta paga. Sarà mediamente pari a 85 euro. Questa somma sarà poi compatibile con il bonus di 80 euro ovvero la sua erogazione non ne comporterà l'erogazione anche se il reddito complessivo sforerà le soglia di 24.000 e 26.000 euro. Il secondo è l'inclusione dei docenti in questa operazione. Nonostante l'opposizione del Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, le forze sociali sono riuscite a far passare questa misura.
Il cambio alla guida della maggioranza sembra aver impattato solo in maniera superficiale sui lavoro per il rinnovo dei contratti degli statali, se non altro perché il ministro per la Funzione Pubblica è rimasto lo stesso. In ogni caso, il prossimo faccia a faccia da seguire con attenzione è quello del 10 gennaio, giorno del tavolo tecnico in vista del nuovo contratto del pubblico impiego.
Si discuterà della ridefinizione di permessi e dei distacchi sindacali, prima dello sblocco dei contratti dei dipendenti pubblici. In ogni caso si tratta del primo di una serie di passaggi che saranno organizzati nelle settimane successive.
Una cittadella della sicurezza a Scampia che ospiterà nella vecchia caserma Boscariello, oltre agli uffici della Polizia, un campo sportivo polivalente per i ragazzi del quartiere napoletano. Un polo della giustizia a Reggio Calabria in due edifici confiscati alla 'ndrangheta. Un nuovo centro del Ministero dell'Economia a Roma, negli spazi degli ex Monopoli di Stato. Sono alcuni dei 130 interventi dell'Agenzia del Demanio per ridisegnare la mappa degli uffici pubblici italiani. Con accorpamenti e razionalizzazioni, l'operazione mira a risparmiare 200 milioni di euro l'anno tra canoni di locazione passiva e altre voci, entro il 2021.
I dettagli del piano, che prevede di utilizzare nei prossimi 5 anni 1,2 miliardi, degli 1,4 già impegnati, sono ora online sul sito dell'Agenzia. Al centro della strategia del Demanio ci sono i cosiddetti federal building, 34 in tutta Italia, grandi edifici, come ex-caserme o ex-carceri, trasformati in nuovi poli dei beni culturali o vecchi ospedali militari in disuso che si stanno trasformando in nuove cittadelle della giustizia per rendere i servizi più accessibili ai cittadini e meno onerosi per le casse dello Stato.
La Lombardia è al primo posto per numero di interventi con 14 operazioni, seguita dalla Toscana, dal Piemonte e dall'Emilia Romagna (11 per tutti e tre). All'ultimo posto c’è invece la Val d'Aosta con un'unica iniziativa.