Docenti e Ata tante modifiche avvenute quest'anno, ma molte importanti attese anche per il 2023

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Modifiche già avviate e novità ancora attese per docenti e personale Ata della Scuola: cosa è già cambiato e cosa si prepara a cambiare

Quali sono le modifiche avvenute quest'anno per docenti e Ata e quali ulteriori importanti attese ci sono per il 2023? Si prepara a cambiare il mondo della scuola tra nuovi concorsi pubblici e rinnovo contrattuale atteso ormai da tempo sia per i docenti sia per il personale Ata. Vediamo allora di seguito modifiche già al via e ancora attese per docenti e Ata. 

  • Docenti e Ata quali sono le modifiche avvenute quest'anno
  • Importante attesa docenti e Ata 2023 con rinnovo Contratto Scuola

Docenti e Ata quali sono le modifiche avvenute quest'anno

Le modifiche avvenute quest’anno per docenti e personale Ata della scuola hanno interessato soprattutto le nuove procedure concorsuali approvate e le nuove assunzioni per gli Ata.

Partendo dai docenti, le modifiche di quest'anno derivano dalla riforma Brunetta che ha rivisto le modalità di svolgimento dei concorsi per l'accesso nella scuola pubblica con nuove procedure per velocizzare la fase delle selezioni, snellendo le prove.

Oltre alla valutazione dei titoli presentati durante la compilazione della domanda di partecipazione, i candidati dovranno sostenere una prova scritta ed una orale. La prova scritta consisterà nella svolgimento al pc di 50 quesiti in 100 minuti e la prova si considera superata se il candidato ottiene il punteggio minimo di 70 punti (40 quesiti riferiti alla disciplina specifica, 5 alle competenze digitali e altri 5 riferiti alle competenze linguistiche).

Inoltre, è stato stabilito che i concorsi si svolgano territorialmente nonché l’abolizione delle graduatorie a scorrimento e durate pluriennali per velocizzare l’assunzione di nuovi insegnanti grazie ai concorsi per i docenti che saranno banditi d’ora in poi con cadenza annuale.

Passando agli ata, personale tecnico-amministrativo delle scuole, le modifiche riguardano le assunzioni, possibili dalle graduatorie provinciali 24 mesi e con tutti quelli che maturano 24 mesi di servizio che hanno possibilità di iscriversi nelle graduatorie permanenti della propria provincia.

Ognuno degli iscritti nella graduatoria permanente è chiamato a scegliere in ordine di preferenza le scuole, il tipo di nomina, la durata della supplenza e il numero di ore.

Importante attesa docenti e Ata 2023 con rinnovo Contratto Scuola

Le importanti attese per docenti e personale Ata della scuola del 2023 sono sicuramente relative alla conclusione delle trattative per il rinnovo del Contratto Scuola, scaduto da tempo, ancora in discussione e su cui si spera di poter arrivare ad una firma entro la fine dell’anno.

Ancora diverse le ipotesi al vaglio, non ufficiali, per il rinnovo del Ccnl scuola. Partendo dagll’aumento degli stipendi per il rinnovo del contratto scuola, si parla per il personale docente di un aumento medio di 123 euro al mese, per 13 mensilità, anche se bisogna considerare che tale importo, 21 euro provengono dal MOF per contrattazione integrativa e quindi non spettano a tutti gli insegnanti, quindi l’aumento sarebbe di circa 100 euro al mese lordi per circa 50-50 euro netti, cui aggiungere gli arretrati dovuti.   

Per il personale Ata ci sarebbero quasi 37 milioni di euro del nuovo ordinamento professionale e i 14,8 milioni di salario accessorio. Se, inoltre, ai due miliardi di euro stanziati già per il rinnovo del contratto scuola si aggiungessero ulteriori fondi, si potrebbe arrivare ad aumenti in buste paga per gli insegnanti di 123 euro lordi, circa 75-80 euro netti, di 90 euro lordi, circa 60-65 euro netti, per gli impiegati tecnici e amministrativi.

Le novità per il rinnovo del contratto scuola riguardano anche formazione e welfare. Per la formazione professionale, si parla di un pacchetto di ore dedicate ai docenti e al personale Ata per acquisire le nuove conoscenze necessarie relative a ultime tecnologie e strumenti informatici nelle rispettive sfere di competenza.

Per il personale Ata della scuola è, inoltre, prevista specifica attività di formazione per valorizzazione dei DSGA, i Direttori dei servizi generali e amministrativi delle scuole. 

Passando al welfare, sono previste ulteriori modifiche di supporto ai lavoratori della scuola, come il sostegno alla genitorialità, prestazioni sanitarie integrative, formazione e mobilità sostenibile. 

Le importanti attese per il 2023 per il mondo della scuola, sia per docenti che per personale Ata, derivano anche dalle diverse proposte avanzate in merito dai partiti politici in vista delle prossime elezioni del 25 settembre.

In particolare, il centrodestra punta all’eliminazione del precariato e ad una valorizzazione delle professioni tecniche e professionalizzanti, per una nuova scuola in grado di formare lavoratori. Spinge Fratelli d’Italia per una rimodulazione degli anni scolastici e la possibilità di concludere il ciclo di studi a 18 anni per entrare nel mondo del lavoro. 

E’ con questo obiettivo che Giorgia Meloni punta sulle attività extrascolastiche, da potenziare e rendere accessibili a tutti, mentre obiettivo di Forza Italia è quello di attuare un importante intervento edilizio per le scuole insieme a lavori per purificare l’aria e un sistema di microfonia wireless per gli studenti sordi o ipoacustici, insieme a novità per le modalità di insegnamento, con la figura del professore che potrà diventare un vero e proprio coach.

Anche per Italia viva-Azione il termine del ciclo di studi deve essere portato a 18 anni parallelamente e dovrebbe anche essere garantita libertà di scelta educativa tra scuole statale e paritarie. 

Per il Movimento 5 Stelle, invece, una eventuale parità tra scuola paritaria e scuola statale non farebbe altro che sottrarre fondi pubblici agli studenti. Per i prentastellati potrebbe anche essere cancellati i Test Invalsi per la valutazione della performance e favorito un programma di sostegno allo studio che si avvarrebbe di psicologi e pedagogisti. 

Inoltre, per il M5S è fondamentale l’adeguamento degli stipendi dei docenti italiani a quelli dei colleghi europei. Passando, invece, alle proposte di modifica per la scuola nel 2023 da parte del Pd, tra quelle più significative lo stanziamento di 10 miliardi di euro per aumentare gli stipendi degli insegnanti allineandoli con gli standard europei, gli incentivi all’edilizia scolastica sostenibile, libri, mense e trasporti pubblici gratuiti per gli studenti con redditi medi e bassi e soprattutto la scuola dell’infanzia gratuita e obbligatoria.