Ferie estive, importanti e nuove sentenze Cassazione da conoscere che modificano regole, diritti e doveri

di Marianna Quatraro pubblicato il
Ferie estive, importanti e nuove sentenz

Quali sono e cosa riportano importanti e nuove sentenze della Cassazione sulle ferie estive per i lavoratori dipendenti

Quali sono le importanti e nuove sentenze sulle ferie estive Cassazione da conoscere che modificano regole, diritti e doveri? Le ferie a lavoro sono un diritto irrinunciabile per i lavoratori che i datori di lavoro non possono negare ai propri dipendenti perché permettono un necessario recupero psico-fisico per la persona che lavora necessario per il giusto e corretto svolgimento della propria attività lavorativa.

Se datore di lavoro o azienda negano una richiesta di ferie di un lavoratore rischiano sanzioni. Le norme vigenti prevedono, infatti, per il mancato godimento del periodo minimo legale delle ferie, cioè le 4 settimane entro il termine stabilito dalla legge o quello più ampio previsto dai contratti collettivi, sia prevista una sanzione amministrativa pecuniaria variabile tra da 120 a 720 euro, che passa da 480 a 1.800 euro se la violazione è riferita a più di 5 lavoratori o si è verificata in almeno 3 periodi di riferimento.

La sanzione aumenta da 960 a 5.400 euro, non ne è ammesso il pagamento in misura ridotta, se la violazione è riferita a più di 10 lavoratori o si è verificata in almeno 5 periodi di riferimento. Gli importi riportati aumentano ulteriormente se nei 3 anni precedenti il datore ha già avuto sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.

  • Ferie estive datore di lavoro può imporle o no a lavoratore
  • Regole per ferie estive a lavoratori in cassa integrazione cosa prevede sentenza Cassazione
  • Quando scatta diritto all'indennità sostitutiva delle ferie secondo Cassazione
  • Quando scatta reato di detenzione di oggetti non dovuti durante le ferie


Ferie estive datore di lavoro può imporle o no a lavoratore

Una delle recenti sentenza della Corte di Cassazione stabilisce che il datore di lavoro non può imporre al lavoratore il periodo delle ferie estive di cui usufruire, senza averlo concordato e comunicato la decisione.

La Cassazione ha confermato, dunque, l’illegittimità della condotta di aziende, imprese e datori di lavoro che decidono unilateralmente di collocare in ferie i lavoratori. Le modalità di collocazione in ferie del lavoratore e la sua comunicazione devono, infatti, essere sempre tali da permettergli di fruire del periodo di riposo tenendo conto dei suoi interessi oltre che delle esigenze aziendali. 

Regole per ferie estive a lavoratori in cassa integrazione cosa prevede sentenza Cassazione

Un’altra recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che le ferie forzate decise dal datore di lavoro per dipendenti in cassa integrazione devono essere restituite ai lavoratori.

Le ferie estive devono, infatti, essere organizzate e comunicate sempre in modo da permettere ai lavoratori dipendenti di riposarsi dalle fatiche degli impegni a lavoro e non prima o durante la cassa integrazione, per cui quando un datore di lavoro non rispetta tali norme deve restituire al lavoratore le ferie forzate e permettergli di usarle quando meglio ritiene, ma sempre compatibilmente con le esigenze lavorative dell’azienda. 

Quando scatta diritto all'indennità sostitutiva delle ferie secondo Cassazione

Un’altra sentenza della Corte di Cassazione stabilisce, invece, quando e quali sono i casi in cui deve essere riconosciuta l’indennità sostitutiva delle ferie. Secondo quanto stabilito dalla Cassazione, infatti, il dirigente della pubblica amministrazione, anche se ha un limitato potere di organizzare in autonomia la fruizione del periodo di ferie, una volta concluso il rapporto di lavoro, ha l’obbligo di riconoscere l’indennità sostitutiva delle ferie quando l’amministrazione datrice di lavoro non dimostra di aver invitato il dipendente a fruire delle dovute ferie e di aver previsto organizzazioni tali da permettere l’effettivo godimento delle stesse.

Per la Cassazione, l’indennità sostitutiva delle ferie non godute ha natura retributiva, perchè rappresenta la corresponsione del valore di prestazioni non dovute e non restituibili in forma specifica.

L’unico caso in cui non può essere riconosciuta al lavoratore l’indennità sostituiva delle ferie è quello in cui amministrazione per cui lavora e datore di lavoro forniscono, in giudizio, la prova di aver offerto tempo e relativa organizzazione per il il godimento delle ferie, ma il lavoratore non ne ha usufruito. 

Quando scatta reato di detenzione di oggetti non dovuti durante le ferie 

 

Una specifica sentenza della Corte di Cassazione prevede poi il reato per alcune categorie di lavoratori se durante il periodo di ferie estive detengono oggetti specifici del lavoro di impiego, con particolare riferimento alle Forze dell'ordine.

Secondo quanto spiegato dalla Cassazione, infatti, scatta il reato di illecita detenzione di oggetti, soprattutto per impiegati di Forze di Polizia, Guardia di Finanza e simili se durante il periodo di godimento delle ferie, senza essere impegnato in alcun servizio, hanno un lampeggiante come quelli in uso alle forze di polizia collocandolo sul tetto della propria auto, e questo rappresenta un uso improprio del dispositivo pur se da parte di soggetto legittimato.