Non tutti i lavoratori hanno la possibilità di ricorrere allo smart working per stare alla larga dal contagio coronavirus. E i bambini hanno bisogno di essere accuditi.
scuole superiori non ancora maggiorenni.
Insomma, tutti loro hanno bisogno dei genitori, anche nelle ore in cui sarebbero stati a scuola. Si pone quindi il problema della riorganizzazione delle giornate almeno fino al 15 marzo ed esattamente vediamo in questo articolo
Solo in Lombardia sono 1,2 milioni gli studenti che non vanno a scuola: è la regione con il numero più alto. All'opposto la regione con il minor numero di studenti è il Molise, con 37.170 alunni.
Facile quindi capire le conseguenza senza precedenti che riguardano sia bambini e ragazzi, ma anche i rispettivi genitori alle prese con la conciliazione tra lavoro e famiglia. Come fare?
Operazione tutt'altro che semplice, a tal punto che il governo sta varando una norma che va al di là di ferie e permessi per stare a casa con bambini a scuola per emergenza coronavirus. D'altronde servono misure straordinarie anche per il lavoro ed ecco che sono in arrivo i congedi parentali straordinari per i lavoratori pubblici e privati.
La nuova norma non è ancora in vigore, ma prevede la possibilità per uno dei genitori di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni. Poi ci si rivedrà il 15 marzo per fare una valutazione sulla base dei numeri dell'epidemia.
Le norme 2020 prevedono la possibilità di fruire del congedo parentale per 6 mesi per la mamma che lavora, 6 mesi per il papà che lavora e che possono diventare 7 mesi se si astiene per un periodo di almeno 3 mesi, 10 mesi se c'è un solo genitore. E in ogni caso solo nei primi 12 anni di vita del figlio e per un periodo minimo di 3 mesi.
Può essere fruito dai genitori in settimane, giorni e perfino ore. Proprio quest'ultima è la soluzione più adatta con la chiusura delle scuole, ma non è sempre possibile poiché è legata alle particolartà contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro applicato.
E se la domanda va sempre inoltrata all'Inps, di persona o attraverso i patronati, occorre tener presente che la retribuzione massima che si può ricevere è del 30% dello stipendio mensile.
Vi sono, poi, i i sistemi di permessi e ferie, chiaramente, ma il problema è sia trovare un accordo con il datore di lavoro, anche con un breve lasso di tempo per fare domanda e che se poi vengono, ovviamente, vengono utilizzati per questa emergenza, non potranno essere usati in altri casi, come ad esempio, le ferie in agosto.
Proprio per questo motivi, diventa chiaro che i congedi urgenti e straordinari per il coronavirus diventano fondamentali, anche perchè lo stipendio, con il congedo attuale viene decurato e di molto.
Quindi, occorre, che il Governo sviluppi una forma, appunta, straordinaria di tale normativa e, insieme, ad esmepio, dei voucher per baby sitter.