I lavori dei nuovi schiavi
Fermo restando che la pratica del cosiddetto lavoro low cost è trasversale, ci sono settori ben precisi in cui si registra una maggiore percentuale di lavoratori sottopagati.
Gli schiavi ci sono e sono tanti, sono i tanti mestieri che guadagno 4 euro o anche meno all'ora.
Il mondo è diviso in due parti: c'è chi ha un lavoro debitamente retribuito e chi è costretto a sbarcare il lunario per 4 euro l'ora. Definirlo low cost o nuova schiavitù cambia poco, resta il fatto che questo fenomeno ha subito una decisa accelerazione negli ultimi anni, complice anche la crisi che ha spinto le aziende a cercare e proporre impieghi a cottimo. E incrociando i dati ufficiali c'è stato chi è andato alla scoperta dei mestieri sottopagati. La fotografia scattata è piuttosto impressionante, anche e soprattutto perché alla fine del mese o della settimana, il guadagno rischia di essere pari a zero per la semplice ragione che nella contabilità generale occorre inserire anche i costi di spostamento o quelli necessario per lo svolgimento dell'attività.
Salta allora fuori un tariffario piuttosto imbarazzante: 4,5 euro l'ora per un operaio agricolo, 6 euro per una cameriera di catering, 4 euro per un autista, 7,5 euro per un addetto alle pulizie, 6 euro per un facchino magazziniere, 5,60 euro per un fattorino in bici, 6,50 euro per un lavapiatti, 4 euro per un postino privato, 6,70 euro per una badante, 8 euro per un educatore di una cooperativa in subappalto. Il lavoro è a chiamata e dinanzi a questa situazione, anche vivere alla giornata diventa un esercizio complicato. Inutile ricordare come le tutele contrattuali siano inesistenti e gli straordinari sono un miraggio. Anche perché sono gli stessi ordinari a mancare. C'è una ragione ben precisa alla base di questa deregulation: non esiste un salario minimo stabilito per legge se non nel caso della contrattazione collettiva.
Non tutti i comparti lavorativi attraversano la stessa situazione ovvero fanno segnare la stessa crisi dei numeri. Fermo restando che la pratica del cosiddetto lavoro low cost è trasversale, ci sono settori ben precisi in cui si registra una maggiore percentuale di lavoratori sottopagati ovvero quelli in cui si registra il maggior numero di violazione delle paghe minime orarie di settore. A elaborare una vera e propria classifica ci ha pensato il quotidiano piemontese la Stampa. E non mancano alcune sorprese:
Stando sempre all'incrocio dei dati Istat e Inps, viene anche fuori come i settori con retribuzione media annua più bassa tra i dipendenti del settore privato (esclusi operai agricoli e domestici) sono in ordine decrescente attività artistiche, sportive, intrattenimento e divertimento (14.280 euro lordi l'anno), noleggi, agenzie viaggio servizio supporto imprese (13.738 euro lordi l'anno), istruzione (13,611 euro lordi l'anno), attività di servizi alloggio e ristorazione (10.269 euro lordi l'anno).