Il reale aumento stipendi con taglio del cuneo fiscale è stato meno del previsto (nessuno lo dice e si ripeterà)

di Marianna Quatraro pubblicato il
Il reale aumento stipendi con taglio del

Perché e per chi il reale aumento degli stipendi per effetto del taglio del cuneo fiscale è stato minore per previsto e perché si potrebbe ripetere: chiarimenti

Perchè il reale aumento degli stipendi con il taglio del cuneo fiscale è stato meno del previsto e si ripeterà? La Manovra Finanziaria 2023 ha confermato da gennaio 2024 il taglio del cuneo fiscale del 3% per redditi fino a 25mila euro (pari a 1.923 euro al mese lordi di stipendio) e del 2% per redditi tra 25mila e 35mila euro (pari a 2.692 euro al mese lordi di stipendio).

Queste percentuali sono state aumentate, fino a dicembre 2023 (al momento), con il primo decreto Lavoro approvato lo scorso mese di maggio e il taglio del cuneo fiscale è passato dal 3% al 7% per redditi fino a 25mila euro e dal 2% al 6% per redditi tra 25mila e 35mila euro lordi annui. Ciò significa che per chi percepisce stipendi mensili lordi da circa 2.700 euro in su non è previsto alcun aumento di stipendio dovuto al nuovo taglio del cuneo fiscale. La misura, come confermato dopo la presentazione della Nadef ufficiale, dovrebbe essere prorogata per tutto il prossimo anno. 

  • Perché il reale aumento degli stipendi con il taglio del cuneo fiscale è stato meno del previsto
  • Perché e per chi il reale aumento degli stipendi minore del previsto con taglio del cuneo fiscale si ripeterà

Perché il reale aumento degli stipendi con il taglio del cuneo fiscale è stato meno del previsto

Con il nuovo taglio del cuneo fiscale, gli importi degli stipendi sono aumentati certamente a partire dallo scorso mese di luglio (da agosto per alcune categorie di persone), ci sono stati aumenti tra 56 euro e 160 euro circa, ma si tratta di un aumento che in realtà è stato minore del previsto perché mitigato dai contestuali aumenti di spese, tasse e imposte per i cittadini.

Nel corso dell’anno, infatti, soprattutto le imposte locali sono state fortemente aumentate di diverse singole realtà, il che ha chiaramente portato i cittadini a spendere i soldi in più percepiti per il pagamento delle dovute tasse, aumentate.

C’è poi da sottolineare che, come inizialmente spiegato, il taglio del cuneo fiscale per aumentare gli stipendi non ha interessato tutti i lavoratori garantendo soldi in più a tutti, ma solo coloro con redditi entro determinate soglie e per chi prende stipendi dai 2.692 euro in su non c’è stato alcun aumento. E non ci sarà se sarà nuovamente confermato il taglio del cuneo fiscale anche nel 2024 come attualmente modulato.

Perché e per chi il reale aumento degli stipendi minore del previsto con taglio del cuneo fiscale si ripeterà

Se è vero che il reale aumento degli stipendi è stato minore del previsto con il taglio del cuneo fiscale, a causa di una serie di motivi che hanno quasi annullato gli aumenti ricevuti, lo stesso discorso si ripeterà anche il prossimo anno se non saranno effettuate le dovute modifiche sui redditi, a partire dalla revisione Irpef del primo scaglione di reddito.

Secondo le anticipazioni, infatti, se non viene modificata l'Irpef per il primo scaglione, che dovrebbe accorpare sotto l’aliquota del 23% i redditi fino a 28mila euro (per cui vige ora l’aliquota al 25%) e non più fino a 15mila euro, ogni ulteriore aumento di stipendio per effetto del taglio del cuneo fiscale sarà nullo anche perché coloro che percepiscono redditi al limite della soglia reddituale prevista dagli scaglioni attuali, senza modifiche e con aumenti, rischiano di passare al successivo scaglione di reddito Irpef, pagando dunque anche più tasse proprio a causa degli aumenti percepiti.