Aiuti per le persone malate di Parkinson
Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa del cervello che si sviluppa lentamente. In base al grado di invalidità sono previste differenti agevolazioni.
Sono i numeri a svelare come la malattia di Parkinson sia molto diffusa in Italia. Dopo l'Alzheimer è quella neurodegenerativa più frequente. Non sorprende che nel corso del tempo fino ad arrivare nel 2019 il legislatore abbia previsto una serie di agevolazioni per i malati di Parkinson. La normativa è molto fitta e comprende questioni rilevanti come il rapporto tra la malattia di Parkinson e la pensione di accompagnamento, l'indennità di accompagnamento per i malati Parkinson oppure l'assistenza domiciliare.
E poi, chi ha il Parkinson guidare? Un aspetto centrale per comprendere come sono distribuiti sussidi economici, agevolazioni fiscali e bonus è la percentuale di invalidità per Parkinson, ricordando che esistono cinque stadi della malattia di Parkinson.
Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa del cervello che si sviluppa lentamente. È classificato come disturbo del movimento perché il danno provocato al cervello influisce sulla capacità di muovere parti del corpo. La malattia prende il nome dal medico James Parkinson che l'ha descritta nei dettagli. Non esiste un test specifico che i medici possono eseguire per confermare una diagnosi.
Di conseguenza è importante che la ricerca continui a identificare la definizione in continua evoluzione di Parkinson. Poiché la malattia di Parkinson si sviluppa nel tempo, ci sono varie fasi che aiutano a identificare il modo in cui i sintomi sono progrediti e qual è la percentuale di invalidità.
Le principali agevolazioni sono previsti della fase 3 (percentuale di invalidità dal 71 al 90%) e nelle fasi 4 e 5 (percentuale di invalidità va dal 91 al 100%). Prima di analizzarle nel dettaglio, ricordiamo che alcune prestazioni sanitarie per i malati di Parkinson non prevedono il pagamento del ticket sanitario. Si tratta di rieducazione motoria individuale o in gruppo, terapia occupazionale, risonanza magnetica del cervello e del tronco encefalico, training per disturbi cognitivi, visita neurologica, esercizi assistiti in acqua, eventuale protesi, training deambulatorio.
Esiste innanzitutto la Carta dei diritti di chi soffre di Parkinson che si compone nel diritto all'accesso, diritto al rispetto di standard di qualità, diritto all'informazione, diritto alla formazione, diritto all'innovazione. Facendo presente che la possibilità di guidare l'auto è legata allo stadio del morbo di Parkinson, i malati a cui è riconosciuta l'invalidità al 100% possono fruire della pensione per inabilità permanente, della pensione per invalidi civili totali e della esenzione dal ticket per le prestazioni mediche specialistiche. E ancora: l'indennità di accompagnamento 2019 pari a 517,84 euro al mese.
Le agevolazioni legge 104 sono invece legate al riconoscimento di una grave disabilità. Nel caso di invalidità superiore all'80% si ha diritto all'accesso anticipato alla pensione di vecchiaia, al 75% di benefici pensionistici, al 74% dell'assegno di assistenza.