Arretrati pensione invalidità civile 2022 calcolo importo e tasse
C'è la pensione di invalidità civile tra le prestazioni più richieste dagli italiani e più erogate dall'Inps. Dati alla mano, sono sempre numerosi coloro che si trovano nelle condizioni di totale inabilità lavorativa e bisognosi di un supporto economico da parte dello Stato.
Ma non sempre la macchina pubblica funziona alla perfezione ovvero le esigenze personali viaggiano di pari passo con l'organizzazione burocratica. E l'accumulo di arretrati sulla pensione di invalidità - per un contenzioso aperto con l'Inps o per motivi non legati al beneficiario - è l'esempio più lampante.
L'aspetto di base di cui tenere conto in sede di calcolo dell'importo e delle tasse da applicare quando si parla di arretrati pensione invalidità civile 2022 è il progressivo aggiornamento della normativa.
Basta leggere le circolari più recenti dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale per scoprire le differenze ovvero la variazione di orientamento per il riconoscimento della prestazione della pensione di invalidità civile. Entriamo allora nel vivo della questione e vediamo
E infine, particolare fondamentale, è richiesto il rispetto di condizioni sanitarie e amministrative. Solo dopo la verifica del possesso dei requisiti richiesti, lo Stato inizia a erogare la pensione di invalidità civile e lo fa dal primo giorno del mese seguente alla presentazione della domanda.
L'Istituto nazionale per la previdenza sociale tiene conto dei redditi dell'anno in corso dichiarati dal richiedente mentre per gli anni seguente considera quelli ricevuti nell'anno di riferimento.
La novità riguarda gli arretrati della pensione invalidità civile 2022 che, con l'aggiornamento della normativa in corso, non sono calcolati nell'importo totale, ma sulla base delle quote maturate per ogni anno di competenza.
Nel calcolo degli importi degli arretrati per pensione di invalidità occorre quindi seguire una regola ben precisa: occorre seguire il regime di tassazione separata. Ma soprattutto, lo stesso criterio si applica nel caso in cui il richiedente rientrasse nella no tax area al momento della domanda.
Considerando i requisiti reddituali (limite di 16.982,49 euro) è facile che accada. Per qualcuno si tratta di una beffa, anche ricordando che i redditi soggetti a tassazione separata sono gli arretrati di lavoro dipendente o pensione, trattamento di fine rapporto e redditi a formazione pluriennale, le plusvalenze da cessioni immobiliari, le imposte e gli oneri rimborsati, i redditi percepiti dagli eredi per beni o attività del defunto.